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Aggiornato: 13 giugno 2025
Intanto per vestirsi, per saziare la fame dopo sì lungo lavoro, per acquistar libri, giornali e riviste, per avere una cameretta da studio, per avere un paio di guanti, per dare un abito di lana nera ogni anno alla madre, ci volevano danari: appunto, di danari ce ne erano pochissimi.
Ed ecco le catene! qua i polsi! soggiunse la Giulia, mostrando una nuova matassa di lana. Enrico Pietrasanta, che si era morso il labbro alle prime parole della marchesa Ginevra, non seppe resistere alla dolce violenza della Giulia. Non si faccia resistenza a un così vezzoso carabiniere! diss'egli, sorridendo. Eccomi in vostra balìa! E porse le mani per accettar le catene.
Quando Mosè fece appello agli Ebrei invitandoli a portare offerte pel tabernacolo che intendeva erigere onde «Dio abitasse in mezzo a loro»; le donne industriose furono assai sollecite di filare lino finissimo e lana di capre, che nelle mani d’uomini abili furono trasformati in tappeti.
Poich’Egli aveva con sè la teoria di tutti i miserabili e con sè l’altr’uomo insonne, il ruvido maschio d’Israele quegli che fedelmente lo seguiva dall’alba fino alla sera e parlava sottovoce, quando parlava, ed era così perduto nel Maestro da nulla vedere nè conoscere infuori da Lui; e coglieva dai rami le pesche mature per dissetare le sue labbra riarse, e gli dava il suo mantello di lana quando le rugiade cadevano dai lontani picchi dell’Hermòn, ed era il compagno di tutte le ore, il fedele di tutte le comunioni, quegli che sapeva e taceva l’uomo dal tetro amore, il violento che d’un tratto impallidiva nel guardare la danzatrice di Mágdala:
Tutti portano una specie di lunga cappa di lana o di tela bianca, con un grande cappuccio quasi sempre ritto sul capo, cosicchè la citt
Tornarono le due fanciulle, con i grembiuli ricolmi di fuscelli secchi e sterpi di buona scintilla. Mentre ancor stavano su l’altra sponda e s’appressavano al guado, videro Bernadette inginocchiata, con i due polsi in croce su lo scialle di lana fulva, e le gridarono:
Era una grande figura d'uomo colle gambe nascoste entro immensi stivali che salivano sino al ginocchio, un ampio soprabito a lungo pelo che dissimulava le forme del corpo; ed uno di quegli orribili passa-montagne di lana scura, che usano i viaggiatori di professione nei lunghi viaggi di notte, gli copriva intieramente il capo ed il volto. «I miei compagni di viaggio non ne fecero meraviglia.
E poco stante comparve sull'uscio quella vecchia governante che i lettori conoscono, col naso bitorzoluto e il mento fiorito di peli, tutta chiusa nella sua gonnella di lana nera, nella sua cuffia e nel suo grembiale di pannolino. Non è ancora venuto nessuno? chiese Bonaventura. Padre, no. Appena verr
Cumme vo' Dio... levo nu poco a Sant'Eliggio a sentí a patre Bonaventura ca préreca, e a pigliarme 'a benedizzione... Vuie comme state? Eh... Comm'aggia sta?!... Trasite, Nunziá. Tengo na cosa pe buie. V'aggio astipato stu taglio 'e raso in lana. Giesú! E pecché v' 'o vulite levá? Nonzignore!... Pigliatevillo, si no mm' 'o ttengo p'offesa, Nunziá!... Ma vedite! Lassate sta!...
Il sagrestano, che stava in vedetta stringendo nella mano la berretta di lana, aperse la portiera della carrozza e s'inchinò a un signore piuttosto grassotto vestito di scuro che discese per il primo.
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