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Aggiornato: 9 maggio 2025


E, nondimeno, quegli stessi uomini sono in preda allo sconforto; tacciono o maledicono. Cento volte hanno creduto adempiere il compito loro; e cento volte hanno dovuto rifarsi da capo. Tutto ciò ch'essi dicono, è stato detto: tutto ciò che fanno, è stato fatto; ma sempre inutilmente. Tutta la guerra d'analisi, tutta l'opposizione di dettaglio e d'applicazioni, che oggi ci viene consigliata, ha raggiunto in Francia il suo più alto grado di possibile svolgimento. E a qual punto si trova ora la Francia? È stata travolta di rovina in rovina; dalla Rivoluzione all'Impero; dall'Impero alla monarchia dei Borboni; da Carlo X a Luigi Filippo. Quale profitto seppe trarre da quei cambiamenti? Quale differenza vedete voi fra la censura della prima Restaurazione e le Leggi del settembre che riguardano la stampa? Le sanguinose piaghe del proletariato sono state snudate. Mille volte si sono contate le vittime della profonda ineguaglianza sociale che è un insulto alla Croce di Cristo. Si sa oggimai quanto sudore e quante lagrime costi al povero il pane del ricco. Il povero stesso, l'operajo è venuto a perorare la propria causa davanti al tribunale dell'Europa atterrita, col suo Atto d'accusa in mano, compendiato in due parole, terribili nella loro energia: Morte o Lavoro. Un popolo di operai ha protestato contro l'attuale ripartizione del lavoro; contro l'avidit

La noncuranza di chi avrebbe dovuto affratellarsi al moto e contribuire a dirigerlo riconcentrò l'operajo in stesso, lo indusse a non far calcolo che delle proprie forze, a numerarle, a trovarsi libero d'usarne, il giorno in cui fossero predominanti, a danno degli indifferenti ai suoi mali: chi viola o lascia che si violi il diritto altrui non può presumere ch'altri protegga o rispetti il suo.

«Dedito ad una vita di sacrificio e di fatica, scrive l'antico Direttore della scuola mineraria di Caltanissetta isolato per intere settimane dal mondo, separato per più giorni dalla sua famiglia, l'operajo delle miniere in Sicilia vuole ad ogni costo i suoi giorni di riposo e le sue feste; talora in queste è troppo spendereccio e cerca di compensare le durezze della vita di operajo, nella settimana, con un certo benessere e coi piaceri, che più ama nei giorni ch'è al paese.... Noncurante dei pericoli, ai quali è continuamente esposta la sua vita, conta poco questa per e per gli altri, anche quando è fuori della miniera, e malauguratamente spesso si lascia trascinare dagli impeti dell'animo a sacrificarla. Ma è per sua natura generoso, mai vile; affronta a viso alto dieci avversarî, non soverchia col numero i deboli. Trattato bene si affeziona a chi lo rispetta, a chi lo stima, ed è capace di ogni atto di coraggio; trattato con sprezzo e con durezza, si ribella e si vendica. Riconosce la superiorit

Educatevi, istruitevi come meglio potete: non dividete mai i vostri dai fati della vostra Patria, ma affratellatevi con ogni impresa che miri a farla libera e grande: moltiplicate le vostre associazioni e inanellate in esse, dovunque è possibile, l'operajo dell'industria con quello del suolo, citt

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