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Aggiornato: 6 ottobre 2025
Ed ora, siam per vedere l'imperatore farsi cristiano, senza un interesse che potesse muoverlo, se non di prendere l'opinione, la religione de' piú; e cristiano palesarsi a un tratto l'imperio tutto intiero.
L'opinione nondimeno che la poesia debba essere popolare non albergò solamente presso del Bürger, ma a lei s'accostarono pur molto anche gli altri poeti sommi d'una parte della Germania. Né io credo d'ingannarmi dicendo ch'ella pende assai nel vero.
Dopo tutto, mi sembra più probabile l'opinione, che chi rende il debito, in questo caso, vada immune da ogni colpa. Si domanda: 1. Se le mogli che non seppero mai procreare se non figli morti, possano ciononostante rendere o chiedere il debito coniugale.
Mentre la Francia, per il diritto della nazione italiana e l'opinione pubblica di tutta Europa era forzata a cedere e ad abbandonare Roma, dopo avere obbligato l'Austria a sgombrare l'Italia, un nuovo grande principio civile veniva chiaramente ad affermarsi.
E non erano solamente queste che io v'ho accennate. In una cappella di Santa Trinita, Spinello fece una Nunziata in fresco, molto bella secondo l'opinione di tutti; indi nella chiesa di Sant'Apostolo una tavola a tempera, ov'era raffigurato lo Spirito Santo quando discende sopra gli Apostoli in lingue di fuoco.
Prima di tutto è da osservare che questo costume significa semplicemente come alla madre si debba maggior rispetto e venerazione che non al padre, come l'insultare la madre sia un delitto tra i più gravi e nefandi. Anche presso di noi, senza che si rada la testa ai figli snaturati capaci di commetterlo, tale è l'opinione generale. In secondo luogo, quando pure tra i costumi antichi e tra quelli dei popoli selvaggi se ne trovasse qualcuno che veramente dimostrasse la supremazia sociale della donna, e non gi
E cosí tenuto per poco credente o mal credente, o come allora dicevasi, epicureo, paterino, eretico e quasi maomettano, saracino o pagano, ei sollevò contro sé l'opinione universale, la italiana principalmente, quella de' papi sopra tutti.
Battano pur la gran cassa i ciarlatani e gli eroi di professione, facciano pubblicare ai quattro venti le loro mirabili gesta, chi ha fatto realmente il proprio dovere non si cura se l'opinione pubblica fischi od applauda, troppo è convinto che quest'opinione ha avuto sempre un ghigno per il grande, una lode e un'applauso pel miserabile.
I quali poi secondarono l'opinione nazionale, tanto piú volentieri che non piú solamente la riunione dell'imperio-regno d'Italia col regno di Puglia e Sicilia faceva gli Svevi, ma le qualitá personali di Federigo II lo facevano piú pericoloso.
Mentre cosí si appuntavano le armi contro la relazione documentata, che in povera veste era venuta da Lugano a raccontar fatti che si volevano sopire, era naturale che si cercasse di sapere chi ne fosse l'autore. Sulle prime corse voce che l'avesse fatta Melchiorre Gioia , forse perché dell'economista piacentino si ricordavano altri opuscoli pubblicati nell'occasione di gravi mutazioni politiche nel ventennio anteriore; ma la voce cadde di per sé, senza bisogno di essere smentita. Maggior consistenza invece prese l'opinione che uno o piú senatori avessero lavorato a mettere insieme la Memoria storica, e a questa opinione aderí anche Ugo Foscolo, quando prese a confutar quella relazione nei suoi discorsi Della servitú dell'Italia : generosi ed eloquenti discorsi, nei quali per altro non è dissimulato il dispetto del poeta di essere stato additato come frequentatore di mense ministeriali e sovvertitore della plebe ai tumulti del 20 aprile. Il Foscolo, come si vede da piú luoghi di quei discorsi e da altri della Lettera apologetica scritta quasi dieci anni di poi agli editori padovani della Minerva , teneva, se non per autore, almeno per ispiratore principale della Memoria storica il senatore Diego Guicciardi, fattosi, sempre secondo il Foscolo, sostenitore del principio della monarchia di diritto divino, appunto in quei giorni che l'Austria si preparava a soppiantare la Francia, e proclamatosi da sé per uomo di Stato a nessuno secondo. E questa ch'era stata l'opinione del Foscolo divenne presto universale, tanto che nel 1822 il Saint-Edme (cioè Teodoro Bourg, gi
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