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Aggiornato: 21 giugno 2025
È corsa con insistenza la voce, che l'on. Crispi voglia realmente venire ad un ordinamento speciale per la Sicilia; ma tutto quanto sinora si è fatto non autorizza a sperare che la riforma sia inspirata a sensi democratici; se a qualche cosa che somigliasse alla regione egli verr
Il Corriere dell'Isola di Palermo, organo dei conservatori e che rispecchiava le tendenze dell'entourage aristocratico del generale Morra, scrisse in quella occasione un fierissimo articolo contro l'on. Crispi. Ad onore del vero si deve aggiungere che il numero in cui fu pubblicato venne sequestrato per ordine dello stesso generale, che certamente si sar
NOTE: Questo piccolo episodio siciliano illustra sempre più ciò che L. Bissolati brillantemente sostenne contro l'on. Prof. Luigi Luzzatti sulla assoluta mancanza di spontaneit
Il Procuratore del Re di Palermo nel domandare alla Camera dei Deputati l'autorizzazione a procedere contro l'on. De Felice aveva tutto l'interesse a magnificare l'intervento nei tumulti dei Fasci e del loro Comitato Centrale, senza di che non ci sarebbe stato motivo a procedere contro l'on.
E l'ironia amara per quest'opera incivile del Regio Commissario straordinario in Sicilia potrebbe continuare, se non fosse tempo di ricordare che di quest'opera sua c'è chi è direttamente e politicamente responsabile di fronte al paese: l'on. Crispi.
Prima e non spregevole indicazione, dunque: il radicalismo è il partito che i clericali papali sentono il dovere di combattere furiosamente, prima che ogni altro avversario antico o recente. L'on. Giolitti e la sua politica
Tutto questo qui si ricorda non per trovare attenuanti a coloro i quali ingenuamente poterono credere che l'on. Crispi risolutamente pensasse a risolvere il ponderoso problema della Sicilia coi principi di equit
L'altro, l'on. Comandini, con l'immancabile e scettica sua ironia, mise in ridicolo la cospirazione, e a provare che era un romanzo aggiunse: «Io non voglio far perder troppo tempo prezioso alla Camera, ma voglio evocare un curioso ricordo che ho comune con qualche nostro collega.»
Certo è che l'on. Crispi, nella relazione al Re, la quale precede il decreto sullo stato di assedio, volge la grave accusa al suo predecessore on. Giolitti, di avere saputo dalle competenti autorit
NOTE: L'on. Comandini in una delle sue splendide ed oneste corrispondenze al Corriere della Sera di Milano ricorda che la colta gioventù socialista di Sicilia si sente assai lusingata della iniziativa dell'isola. (Nº del 16-17 Gennajo 1894). L'osservazione è esatta e collima con quelle del giornale di Vienna. Avverto una volta per sempre che ripetutamente mi riferirò ai giudizi dell'on. Comandini, non gi
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