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Chi infine merita di soffermare l'attenzione è l'on. Crispi, non solo pel posto che occupava, ma sopratutto per l'autorit

L'on. Crispi, che conosceva la inettitudine o la malvagit

Per la parte più radicale, ma di remota realizzazione, poi è bene notare che l'on. Marchese di San Giuliano, ex sottosegretario di Stato nel Ministero Giolitti e pour cause mi limito tra i liberali e i conservatori a citare il solo rappresentante di Catania nel suo libro: Le condizioni presenti della Sicilia (p. 135) considera come superstiziosa la venerazione di cui viene circondata la propriet

L'on. Franchetti scrisse: «nella capitale dell'Isola e nei suoi contorni domina maggiore prepotenza privata, per effetto del maggiore concorso col

L'on. Sonnino sulle orme di altri osservatori locali e sulla base di dati statistici incompleti ed inesatti sin dal 1876 riconobbe che la propriet

Menico afferra una bottiglia, s'avvicina al deputato Colaianni, versa del vino e, nel versare, invece di dire: Saint-Julien, si curva all'orecchio del deputato e gli bisbiglia: Onorevole Colaianni! L'on. Colaianni si volta e gli risponde: Che vuoi? Ma Menico è gi

La enorme maggioranza, che approvò la condotta del governo non lasciava luogo a sperare nella sua resipiscenza nella grave quistione che le venne innanzi il giorno 8 Marzo per la autorizzazione a procedere contro l'on. De Felice e per la convalidazione del suo arresto. Qui erano in giuoco le prerogative della Camera, delle quali, dal 1848 in poi, essa si era mostrata sempre gelosa.

Dopo avere esposto il contenuto del trattato di Bisacquino, che fu accolto, secondo il resoconto ufficiale degli atti parlamentari, da commenti vivissimi, l'on. Crispi aggiunse: «A dare un concetto dei proclami che si spargevano nei Comuni, ve ne leggerò uno solo che vale per tutti.

Barzilai, ha la sua ragione potente: nel caso della flagranza l'evidenza della prova distrugge ogni sospetto di un arbitrio, di una ingerenza indebita a danno del deputato. Ora, a danno dell'on. De Felice, erano evidenti non la flagranza che nessuno seppe dimostrare e che l'on.

Salvatore Grita è tanto disgraziato che può darsi benissimo che forse neppur l'on. Imbriani (il quale pure legge tutti i plichi che gli inviano) trover