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Aggiornato: 28 giugno 2025


I lavoratori intuirono che essi erano le vittime designate di una imminente repressione, stata annunziata e minacciata tutti i giorni e in tutti i luoghi e che doveva essere iniziata col generale scioglimento dei Fasci, onde l'odio di classe ch'era vivo ingigantì; e ad ingigantirlo contribuivano le notizie trasmesse oralmente o per mezzo dei giornali da paese a paese, talora false, tal'altra esagerate, inesatte sempre; ed ingigantì sopratutto pel fatto non mai abbastanza deplorato che giammai si vide un prepotente ed un violatore della legge punito; sicchè negli animi dei popolani si ribadì incrollabilmente la credenza, che non si poteva e non si doveva sperare giustizia dal governo.

Anco ti dico che non tanto che si pruovi la virtú in coloro che rendono bene per male, ma Io ti dico che spesse volte gictará carboni accesi di fuoco di caritá, el quale dissolve e l'odio e il rancore del cuore e della mente de l'iracundo; e da odio torna spesse volte a benivolenzia.

Parlo con tono rovente nel silenzio radioso mentre le campane antiche sgonnellano su e giù come donne ubriache sull'altalena. Donne d'Italia, voi che sentite fervere nel sangue l'odio per il nemico ereditario da scopar via ad ogni costo, non compiangeteci.

Presso al Morone, in abito civile si vedeva il cardinale di Sion, il capitano generale delle guardie svizzere, un uomo assai presso a sessant'anni, e nelle linee risentite del suo volto era chiara l'indole sua, e di fatto, l'odio per la Francia formava in lui come una seconda natura.

Voi vedete bene che, stando ne l'odio, voi fate ingiuria a me, perché trapassate il comandamento mio, e fate ingiuria a lui, privandovi della dileczione della caritá. E giá v'è stato comandato che voi amiate me sopra ogni cosa e 'l proximo come voi medesimi.

Il capitano, invece del fuoco, ordinò il pied'armi e si ricominciarono i discorsi. Ci si disse che «eravamo tutti figli d'Italia, figli di una grande e bella nazione e che anche noi un giorno saremmo stati degni di farne parte». Le parole affettuose passarono sui loro dolori come un balsamo. L'odio lasciava posto al moto del cuore.

Così, da qualunque lato egli volgevasi, a qualunque partito pensava d'apprendersi, il danno era certo. Che l'istinto lo ingannasse, che l'odio soltanto lo spingesse contro Zakunine, egli negava a stesso. Se avesse potuto ispirare al giudice una certezza così salda come la propria, la condanna di quell'uomo sarebbe stata immancabile.

Punirti seppi finor coi doni: al , ch'io t'abbia dispregievole reso a ogni uom piú vile, serbo a te poi la scure. Or, qual fia questa mia sovrana assoluta immensa possa, cui si attraversan d'ogni parte inciampi? Ottavia abborro; oltre ogni dir Poppea amo; e mentir l'odio e l'amore io deggio?

I disegni per l'avvenire, i bei sogni di ricchezza e di gloria cadevano in rovina.... Che cosa mai avrebbe egli potuto fare? Non era meglio tirarsi una pistolettata e morire, piuttosto di vivere dannato, con quello spasimo nel cuore?... L'amore non lo aveva reso contento: gli aveva dato la guerra in casa e l'odio fuori; era un affanno, un'angoscia continua.

Chi impera laggiù nel Kordofan? Il Mahdi. E che vuoi concludere? Guardami in faccia! Io fui la favorita del Mahdi!.... Abd-el-Kerim si nascose la faccia fra le mani e cacciò fuori un urlo strozzato. Non è vero, non è vero! ripetè egli. Non è possibile! Perchè? Il Mahdi non può dunque amare come gli altri mortali? Io l'odio quest'uomo, lo esecro! Hai torto Abd-el-Kerim.

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