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La signora Emma non pareva del loro avviso, e da qualche tempo era anzi inquieta.

T. Cosi s'intende in tutte le parti della terra in ogni luogo, perche guardando si trouano per tutto i monti, valli, & piani, quali dependeno dalle medesime ragioni; ma vna cosa mi fa la menta inquieta. C. Dite, su, che cosa sar

La vecchietta capiva l'amicizia del ragazzo con la giovane signora; ma n'era un poco inquieta e ne aveva detto qualche timida parola con Gigi. Nicoletta era candida e fidente come una fanciulla; Bruno era onesto e leale; e zia Amelia non temeva dell'uno, dell'altra; ma temeva di qualche cosa di più forte dell'uno e dell'altra: della loro et

Io aveva 18 anni, cominciò, Cinzia 16 appena. Occhi biricchini, inquieta al pari di un'anguilla. Le nostre dimore distavano di un miglio press'a poco. Ella d'un paese, io d'un altro. Un ponte sul lago, che ivi si restringe, ravvicinava i due paesi di diversa provincia.

Parlava interrottamente, un po' roca, con quella intraducibile espressione, carezzevole, tenera, inquieta, ch'ella aveva gi

Non volendo, se era Valancourt, commettere l'imprudenza di nominarlo, e troppo interessata al tempo istesso per trascurar l'occasione di chiarirsi, gridò dalla finestra: «E' una canzone di GuascognaInquieta, attenta, aspettò una risposta, ma indarno. Ripetè la domanda, ma non udì altro strepito tranne i fischi del vento traverso i merli delle mura.

Ma in ver di Ludovico io l'amicizia Ingratamente troppo rimertai, Fera in quegli anni m'opprimea mestizia, a lui la vita abbellir seppi io mai. Con indulgenza infaticata il pondo Ei reggea di mia trista alma inquïeta, E spesse volte da dolor profondo A sorriso traeami e ad alta meta.

Io lo sapevo, e sono tranquillo. Tacquero un istante. Bruno vedeva che Nicla combatteva una battaglia con stessa, e voleva e non voleva, ed era inquieta. Alfine ella si decise, e chinando il capo a guardarsi la punta delle scarpette, disse: Bruno! Che c'è? Nicla tacque di nuovo. Bruno rise. Devi dirmi una cosa difficile! osservò. , confessò Nicla. Aiutami! Come posso aiutarti?

Loredana s'appressò al tavolino e si dispose a preparare il , cercando di darsi un contegno e di sfuggire alle indagini di Filippo; ella era inquieta, come se l'amante avesse scoperto qualche gravo fallo. No, sai? ella balbettò. Non ho pianto.... Che cosa è avvenuto? domandò Filippo al Candriani. Perchè non volete dirmelo?

Nora girò attorno gli occhi inquieta, sospettosa: , nell'anticamera, non poteva parlare tanto forte come nel salotto. Il signor Ambrogio abbassò il capo, essa si alzò ancora in punta di piedi, e gli ripetè nell'orecchio, proprio nell'orecchio, colle parole lunghe, chiare, avvolte nel caldo profumo del suo alito: Ha una figliuola sua, da salvare.... Mi salver