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Ma morto Leone, e succeduto Giovanni XIII, e turbandosi Roma di nuovo, e sollevandosi alcuni signori per il re esule Adalberto, ridiscende Ottone , viene a Roma, punisce severamente o crudelmente i turbatori, e fa incoronare imperatore suo figliuolo Ottone II . Quindi passa a mezzodí, dove continuavan quelle guerre, che ci stancammo di menzionare ad ogni regno, tra' principi longobardi di Benevento e di Salerno, e Napoli, Amalfi e le altre cittá greche o mezzo libere, e i greci che pur venivano di tempo in tempo a far sentire il resto di lor signoria, e i saracini che or predavano ora stanziavano tra tutto ciò.

L'anno appresso passa per Toscana e si fa incoronare imperatore in Roma da papa Giovanni XIX; ed ivi terza baruffa tra romani e tedeschi. Tutto inutile. Scende a Benevento e Capua, e vi si fa riconoscere all'intorno, risale a Roma, a Ravenna, a Verona, a Germania, lasciando tranquilli i pavesi, a patto che riedifichino il palazzo.

I consigli pratici di questi ingegneri, nota Brioschi, rimasero infruttuosi, e dei loro lavori non è rimasto che il piano di livellamento, che ancor oggi può vantaggiosamente venire consultato. Il XIX secolo conta quattro grandi inondazioni; quelle del 1805, 1843, 1846, e del 1870. La prima accadde il 2 febbraio, mentre Pio VII era a Parigi, ove era andato ad incoronare imperatore Napoleone.

Se non m'inganno, fu nell'anno 1838 che S.M. Apostolica l'imperatore Ferdinando d'Austria venne a Milano per farsi incoronare Re d'Italia. A quell'epoca, per ricordare l'augusto, si diceva generalmente; il nostro imperatore, taluni, più ingenui: il nostro buon imperatore.

Il primo Papa di Avignone fu Clemente V, Bertrando du Got, arcivescovo di Bordeaux, volpe astuta in abiti sacerdotali. Eletto e confermato in seguito a segrete intelligenze con Filippo il Bello, si fece incoronare a Lione contro il volere dei cardinali; li costrinse a venire in Francia, a seguirlo in Avignone, dove fissò la sua dimora nel 1309. La citt

Poi sorta disputa per que' viveri, aprí la guerra, prese a' milanesi tre castella, Rosate, Trecate e Galiate; ed arsi a proprie spalle i ponti sul Ticino, risalí il Po fino a Torino , passollo ed arse Chieri, che serba cosí l'onore d'essere stata prima cittá vittima di lui, e poi Asti. Quindi fattosi incoronar re a Pavia, s'avviò per farsi incoronare imperatore a Roma.

E tal durò poi, come giá anticamente, tre secoli o poco piú. VIII bis. Dimorò due anni in Germania a confermarvi sua potenza. Scese a farsi incoronare da papa Onorio, e promise fin d'allora prender la croce per la ricuperazione di Gerusalemme. Ma passò prima a farsi riconoscer nel Regno, ed ordinarlo.

In questo frattempo un'altra guerra era scoppiata in Abissinia. Devo premettere, che per tradizione è privilegio del principe del Tigré di domandare al patriarca d'Alessandria l'Abuna, o vescovo cofto che deve risiedere in Abissinia e che solo ha il diritto di incoronare i sovrani.

E cosí rimaneva Italia con un imperatore, Lamberto succeduto al padre; e tre re competitori, il medesimo Lamberto, Arnolfo e Berengario . Quindi ridiscende Arnolfo, e spoglia questa volta intieramente Berengario del regno e de' contadi ; ed egli muove a Roma, la prende e si fa incoronare da Formoso papa.