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Aggiornato: 7 aprile 2025
Guai se sua moglie gli rivolgeva un'esortazione, un rimprovero, guai s'ella rimaneva alzata ad aspettarlo quand'egli tornava a casa nel cuor della notte! Egli la colmava di improperi e si scagliava contro quelle santocchie che con le loro finzioni di tenerezza e i sospiri e gli sdilinquimenti e le arie da vittime cercano di dettar la legge agli uomini e di condurseli dietro come cagnolini.
Esce un gallo che muove il collo, con la scritta: «Pathé Frères» Lord Pepe ha preso parte vivissima alle alternative di questo palpitante dramma, spesso mormorando improperi contro l’operatore, il quale cancellava dallo schermo con troppa fretta i lunghi titoli che illustravano l’avvicendarsi delle scene.
ANTIFILO. O sorella, quanto devi ringraziare il Cielo che mi fosti cosí disamorevole e ingiuriosa con tanti improperi; ché se benigna mi fosti stata, avendoti poi riconosciuta per sorella, mi saresti stata amara e acerbissima: e chi può opporsi a' gran secreti del Cielo?
Allora il prete ne tirò giù di cotte e di crude e, dopo aver esaurito i più grossi improperî del suo repertorio, conchiuse coll'affermare, compiacendosi nella parte d'uccellaccio di malaugurio, che gi
Il povero Cardello non potè aggiungere altro, sopraffatto dalla valanga di improperi che don Carmelo pareva stritolasse tra i denti, facendo il miracolo di non urlarli ad alta voce, quantunque i rumori, i battiti di mano, le grida di Fuori! Fuori! scoppianti dalla sala avrebbero impedito di udirli anche se non brontolati a quel modo.
Quanto al vecchio entrò a dire la Cristina con un tremito nella voce l'ho fatto mandare via, anzi l'ho mandato via io, perchè a poco a poco, vuotava la cantina al curato e gli diceva dietro tutti gli improperi, e avrebbe voluto che gli tenessi mano io!... Via lui o via me, ho detto al curato: e se fosse vivo ancora oggi, rifarei quello che ho fatto!
Allora riprese la sua maestosa imponenza: si fermò apposta sul portone a discorrere col Perego, che pareva impicciolirsi, e si ficcava il cordoncino dietro l'orecchio nervosamente, poi entrò nel palazzo. Si sentivano grida di minaccia, di beffa, gli improperi più strani, nei diversi dialetti: Bagolon del luster! Vajana! Camorrista! Andâe l
Pietro Laner indietreggia ancora livido, allibito, fradicio.... sale la gradinata.... nuovi improperi, urli, fischi, sassate.... Non ode più nulla, gli si annebbiano gli occhi.... barcollando entra in casa, si trova dinanzi allo spettro del duca e fugge.... fugge ancor più spaventato, come impazzito. Il duca di Casalbara solo, senza cappello in testa, si affaccia sull'alto del terrazzo. Il duca!
La Contessa, a quella vista, strillò come una indemoniata, agitandosi, smaniando, che pareva presa dalle convulsioni: buttò fuori improperi e parolacce, e siccome la piccina spaventata proruppe in singhiozzi, le allungò un manrovescio così forte che le fe' rossa tutta una guancia.
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