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L’idea che mi ero fatto di lui era forse troppo alta e quel senso critico al quale pur troppo dobbiamo affinare le nostre sensazioni ed i nostri giudizi, mi stimolava a verificarne alla prova dei fatti la giustezza o l’errore. Certo nella compagnia dei colleghi egli primeggiava, ma poteva anche essere il monocolo nel regno dei ciechi, mentre io lo avevo sulle prime immaginato di acutissima vista.

L'ultimo dei Morò-Casabianca, che aveva abitato il castello, era stato il conte Sebastiano, e durava in tutto il circondario la memoria di questo gentiluomo, il cui nome era congiunto ad un doloroso dramma domestico, intorno al quale la fantasia dei contadini aveva immaginato le più bizzarre leggende.

Chi lo avrebbe mai immaginato che ci fosse un carbonaro, in casa Malatesti!... E nel Quarantotto, poi, come hai fatto a tenerti in corpo il tuo segreto? Amavo la casa, illustrissimo; amavo i figli del mio padrone, che erano cresciuti così belli e fiorenti sotto i miei occhi. Ma anche tenendomi il segreto in corpo, come Ella dice, ho fatto quanto era in me, per servizio della buona causa.

La nostra aquiletta si fa dolce e buona come una colomba. E quanto bene mi vuole, padre! Mi chiama con certi nomi che io non avrei mai immaginato di poter dire a lei. E questa notte in sogno mi abbracciò stretta stretta! Come erano profondi e caldi i suoi baci! Io non mi mossi per non svegliarla.

Ho notizie dai suoi stessi professori, non deve temer di nulla, è studioso, diligente ed assiduo. Anche alla meccanica? Anche a quella. Mariuccia l'ha immaginato, non domanda altro; e il babbo che vorrebbe sapere dalla fanciulla... senza metterla inutilmente in malizia... non sa proprio come fare.

La fanciulla si sentiva venire le lagrime agli occhi, vedendo la sua mamma ammalata più di quello che avrebbe immaginato; ma si fece coraggio e le disse: Tu stattene quieta, alla casa penserò io. , ma il mio lavoro che il negoziante aspetta e che gli premeva tanto.... Chiss

Non ho marito; il signore che mi accompagna è mio zio, Questo non è un segreto. Qualcuno qui si è immaginato, senza una ragione al mondo quando non fosse per il mio anello, che siamo marito e moglie; e noi abbiamo lasciato dire. Ma io non posso invece lasciar Lei pensare di me secondo tale inganno; credo che vi sarebbe forse del male da parte Sua e quindi anche da parte mia.

La più profonda impressione del nostro viaggio di nozze era stata per Paolina quello spettacolo; non finiva di riparlarne. Che cosa ti eri immaginato? le domandavo, canzonandola un po'.

Un mese fa disse allora ridendo il signor Steele, che mostrava non più di quarant'anni non mi sarei certo immaginato d'avere così presto una figlia fidanzata. Si entrò così nell'argomento.

Verrò a bussare alla tua porta senza molto insistere, e quando me l'aprirai io te ne sarò grato, e ti terrò compagnia, ci terremo compagnia a vicenda, tu serbandoti come hai imparato a essere, io volendoti sempre piú un bene che non avevo mai immaginato di poterti volere.