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Aggiornato: 25 giugno 2025
Amen, risponde Ildebrando tutto radiante di gioia, seguimi adesso. E sì dicendo si avvia, apre l'uscio senza curare di ravvilupparsi nel mantello, ed esce. Il castellano, che stava fuori a guardare la porta, al vederlo retrocede di un passo, ed abbassa gli occhi.
Il priore continua: Partimmo dunque divisati da frati. Ella era risoluta dimandare un abboccamento ad Ildebrando fuori del chiostro, sapendo quanto e' fosse sollecito delle regolarit
Ma la vendetta mi sta scritta nel cuore, monsignore; e voglia Iddio condannarmi a finire i miei giorni in un lebbrosaio, se non la torrò tale che se ne abbia a menar rumore per tutta Italia. Aspetto solo che ci sbarazziamo da questi ostinati di Longobardi, che poi andrò io a Roma, e in un modo qualunque farò visita a mastro Ildebrando.
Indi favella Ildebrando a pro di lui; ed a suo consiglio, il popolo ed il clero lo riconosce, chiamandolo Leone IX. Ildebrando fu allora creato cardinale suddiacono della Chiesa e proposto del monistero di San Paolo. Di qui ei comincia ad influire negli affari ecclesiastici, e su tutto quanto fa questo pontefice.
E quest'uomo era Ildebrando. Egli trovava nella Societ
Cencio possedeva parecchi castelli dentro Roma. In uno di questi ospitò Guiberto, e quivi si aperse officina di progetti e di attentati contro Gregorio. Ripulso la prima volta, Guiberto aveva fatti novelli tentativi per avvicinarsi ad Ildebrando. Perocchè egli non era vesano al segno da non comprendere che un giorno o l'altro il pontefice avrebbe trionfato. E se corrotti dal donneare e dalla frega dei dissidi aveva i costumi, nell'anima nudriva sempre sentimenti generosi e blandi. Che perciò, malgrado dure fossero state le risposte di Gregorio e talora anche proterve, egli non rifiniva di inculcare ai suoi moderati partiti, e misure piuttosto adatte a piegare il pontefice e ritorcerlo da quel suo fatale sistema di riforma e di dominio. L'arcivescovo però malamente conosceva la tempra dei nemici d'Ildebrando; e' s'illudeva nel potere degli uomini e del tempo onde rimuover costui dai suoi propositi. Il vescovo di Bovino, Cencio, ed il cardinale Ugo Candido si unirono a consiglio una sera e si appigliarono al partito che non passer
Fornito di un carattere vivo, ostinato, coraggioso, prudente nella condotta e nell'attendere, sagace nel concepire e nel penetrare, pronto nel dedurre le conseguenze delle opere e nel prevenirle, audace nel tentare, duro nel resistere, ardimentoso nel pretendere, altero e vigoroso nel contrastare, attivo nell'agire, scaltro nel simulare e fino ipocrita, Ildebrando comparve sulla scena del mondo.
Il 22 marzo 1073 papa Alessandro II si moriva, e tre giorni dopo, l'unanime consenso del popolo romano, solito per lo innanzi a tumultuare nei comizi dei pontefici, Ildebrando esaltava, col nome di Gregorio VII.
Questo pontefice si abbandonò interamente ad Ildebrando. E questi lavorò sempre di alacre attivit
Ildebrando resta calmo e mutulo. Ed Alberada soggiunge: Sta bene, adesso vi dico che assumo l'impresa, e che metterò ogni mia sollecitudine perchè Guiberto si concili con voi e con la Chiesa.
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