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Ora che il lettore ha gustate le finissime incisioni, e si è associato agli elogi, senza dubbio disinteressati, che l'editore tributa al genio italiano, cominci a leggere il testo del Decamerone, e veda con quale attenzione scrupolosa e veramente scientifica è curato il testo del nostro prosatore immortale. Per agevolargli il compito, dei piú solenni sfarfalloni un elenco che nella sua nudit

«Giovin'alme, or v'assecura Quella pace che gustate E all'Altissimo giurate, Immutabil fedelt

Quelle gioje così vivaci e così spesso fuggevoli, furono gustate allora dai Valtellinesi, i quali, dichiaratisi indipendenti, scancellate le impronte della retica dominazione si diedero un governo provvisorio, e cominciarono a far decreti. Presero al fisco i beni dei Grigioni, restituirono la patria agli sbanditi, i possessi alle chiese.

a Gonzalo. Prima, o nobile amico, lascia che abbracci la vecchiezza tua di cui nessun può misurar l'onore limitarlo. Non potrei giurare che tutto questo sia pur vero o falso. Ancor gustate qualche leccornia di quest'isola, quale non vi lascia le cose vere scerner dalle false. Benvenuti voi tutti, amici miei! Piano a Sebastiano e ad Antonio.

Quelle tra le opere de' greci e de' latini, che sono ricche di bellezze permanenti, furono gustate assai piú, perché spiegate con intelligenza meno superficiale. Per lo contrario i pedissequi imitatori di esse vennero perdendo sempre piú di credito, secondo che piú s'imparava a separare l'opportunitá dell'ammirazione dall'opportunitá dell'imitazione.

E per chi?... Così pensava Ernesta. Leonardo era suo marito, ma di nome soltanto, non per affetti e per sentimenti comuni, per dolori patiti insieme, per gioie insieme gustate; e non ora solo la finzione della legge aveva ceduto alla beffa della realt

Nella sonante e robusta versione di Felice Belletti ho comprese e gustate le tragedie di Eschilo, di Sofocle e di Euripide. Il secondo mi piacque di preferenza; ma allorquando, per far pompa di classica erudizione, ebbi a citare alcuni brani del Filottete, mentii ignobilmente a me stesso ed al pubblico, asserendo che quella tragedia mi aveva commosso alle lagrime. Ci vuol del coraggio, miei cari, a rettificare quella vile menzogna e a proclamare che alcune tirate del più patetico, del più appassionato dramma del teatro greco, provocarono in me una ilarit

Vedetela caminare, con quanta leggiadria stende i passi; gustate la lingua che è melata e suave; uditene il parlare che è pieno di salsi scherzi e di gravi piacevolezze; ma il severo del volto non iscema il festevole di motti: cose ch'ave imparate a casa sua e non le sono state poste in bocca da altri.

Ho io dunque vissuto tanto tempo in questo mondo, diceva fra medesima, senza aver veduto questo stupendo spettacolo, senza aver gustate queste delizie! La più umile villana dei beni di mio padre, avr

Esistono dunque teneri rapporti fra i colpevoliQuindi, con occhi smarriti: «No, non c'è più riposo! non più pace! non più speranza. Le ho gustate per l'addietro; allora poteva piangere. La mia sorte è decisa. C'è speranza per tutti quelli che si pentono e si correggonodisse suor Francesca.