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Aggiornato: 4 giugno 2025
L'arrivo a Mantova dei conti Guicciardi e Castiglioni, e le istruzioni del senato ch'e' vi arrecavano, aveano chiarito il vicerè delle disposizioni del popolo milanese verso di lui, senza però immutarne (almeno in apparenza) i disegni. I deputati dell'esercito, ch'eran pure i suoi, doveano gi
Nel 1787 fu uno dei deputati che trattarono innanzi alla Corte di Vienna la questione dei diritti valtellinesi contro i Grigioni, e fin d'allora cercò di collegare le sorti e gli interessi della Valtellina con quelli della Lombardia; e questo fine il Guicciardi raggiunse dieci anni di poi alla prima venuta dei francesi, poiché egli fu principal promotore dell'unione della Valtellina alla Cisalpina accaduta nel novembre 1797.
Nella seconda Cisalpina il Guicciardi si tenne in disparte, finché mandato all'assemblea di Lione, come uno dei notabili del dipartimento del Lario, vi si segnalò per moderazione e dirittura d'idee, di modo che Bonaparte il 26 gennaio 1802 lo chiamò all'alto ufficio di segretario di Stato della Repubblica italiana.
Ecco adunque i motivi che il Guicciardi allegava, il 17 aprile del 1814, per opporsi alla proposta del duca di Lodi, del presidente Veneri, ec. Sia il lettore avvertito che ho sott'occhio il processo verbale della seduta del senato.
Milano 29 aprile 1814. Milano 8 maggio 1814. Al Sig. Conte Guicciardi. La Reggenza ha letto la di lei memoria 29 aprile prossimo passato ed i relativi documenti. Ella dovette sempre confermarsi nell'opinione che il di lei operato non aveva bisogno di giustificazione.
Conte, le assicurazioni della maggior considerazione e somma stima. Per la Reggenza. Firmato VERRI Presidente. Il Segretario generale ANTONIO STRIGELLI. Nota delli Conti Veneri Presidente e Guicciardi Cancelliere del Senato Consulente del Regno d'Italia A S. E. il Sig. tenente Maresciallo Generale Sommariva Commissario Imperiale.
Credenziale di S. E. il signor Duca di Lodi, Cancelliere guardasigilli, diretta a S. E. il signor Principe di Metternich onde accreditare presso di lui i deputati del Senato, Conti Guicciardi e Castiglioni. A S. Ex. monsieur le Prince de Metternich, Ministre d'
Intanto Giovanni Guicciardi levava a strage i paesi da Ponte in giù e la val Malenco e drizzava i sollevati con forte mano sopra Sondrio, sede del magistrato supremo della valle. Al governatore di col
In così terribile intradue che fare? Fuggire, proponeva il Guicciardi, mentre lo scampare era a tempo, e serbarsi a migliore opportunit
Chiesi, dopo Guicciardi, la parola; ma sedendo io nel rango superiore, poiché le sedie stavano in due giri, l'uno piú alto dell'altro, il senatore Dandolo, che era appunto sotto di me nel circolo inferiore, si alzò e parlò con molta eloquenza e saviezza, ragionando sulle tante incongruenze, che di sua natura offriva quello strano progetto appoggiato a nessuna positiva notizia e solo in generale alle urgenti circostanze.
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