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Aggiornato: 16 giugno 2025
Mi piacque, e di molto il Guerrazzi quando alla guardia di polizia, che solo per fuggire nome odioso, si appellò municipale volle cresciuta la paga, e al principe, che diceva: è troppo! oppose: non è troppo, perchè a cui agguanta i ladri bisogna torre ogni causa per divenirlo egli stesso; che se per necessit
E quando un altro professore avea messo in un mazzo il Guerrazzi e il P. Bresciani, cioè il diavolo e l'acquasanta, il pubblico non si era scandalizzato e gli avea dato ragione. Gliela aveva anzi data anticipatamente, cominciando a lasciar da parte le Battaglie di Benevento, gli Assedii di Firenze, le Beatrici Cenci come armi gi
Al piovano, va a sangue, che il Guerrazzi per tempissimo credesse sì nella efficacia delle lettere ad acquistarci libert
Se io osassi indovinare, io direi che egli è, innanzi tutto, e non è altra cosa, che indispettito di non essere ministro, ed egli odia, a causa di ciò, l'assorbente ed invadente egemonia piemontese. Guerrazzi, come uomo politico, si è poveramente sciupato. Ma egli resta ancora un terribile lottatore parlamentare.
Nessuno, ch'io sappia, avvertiva secondo che merita la ragione del processo Guerrazzi. I curiali avevano dato ad intendere al Granduca come di lieve ne sarebbe uscito provato che i liberali contro la sua autorit
La prigione!... È mai vissuta creatura umana, dirò con Guerrazzi, che sollevando le pupille verso il soffitto di una di quelle stamberghe, in cui, per ravvederlo, s'incretinisce il colpevole, non abbia esclamato esser questa l'invenzione più barbara, che mai sia mulinata nel cervello dell'uomo?
Io pertanto Piovano fo caso del Guerrazzi perchè popolo nacque, viscere di popolo sortì da natura, e confido, che benevolente del popolo ei morir
Non c'è chiesa che non sia profanata; bisognerebbe chiuderle tutte per purificarle: ma appena aperte, si sarebbe da capo. «Gli itaiiani s'innamorano in chiesa» diceva Guerrazzi.
Per due giorni fu lasciato in pace; ma il 30 siamo alle solite, e chi torna a insistere è il Notary. Questa volta fa capo al Guerrazzi, a cui telegrafa: «Ieri sera , con la scusa degli Elbani , spiacevoli fatti; sortita della truppa a fraternizzare; qualche cristallo rotto. Questo è tutto il danno reale, ma il danno morale è maggiore. Io ero al teatro con Garibaldi; non potei reprimere. Grandi ovazioni a Garibaldi. Subito che si può, vi prego pensare per lui. Dite se lo volete cost
Abbiamo letto stampato che il Guerrazzi non sovvenisse al Piemonte nella guerra contro lo austriaco; e posto ciò lo vedemmo scomunicato in cera gialla. Quando la storia si detter
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