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MORFEO. N'hai tu piú bisogno di noi: che il maestro non ti rompa la testa, come s'accorgerá che sei stato burlato. Che ti par, so ben fingere? PANURGO. Tanto bene che l'aresti dato ad intendere ad altra persona che non è lui. Oh, come ci ha giovato costui! Giá si può tener disfatto il matrimonio. MORFEO. Andiamo a magnare, che le vivande si guastano, e di qua ne sento la puzza.

Si guastano nella malattia le impressioni più superficiali, si cancellano le più recenti, e le più antiche rimangono, vengono per così dire alla vista. Si cita il caso di un ammalato di malattia cerebrale, che sapeva otto lingue, e ne perdette parecchie via via, nell'ordine contrario a quello in cui le aveva imparate.

(con violenza) Mai! mai! mai! (Poi, animandosi sempre più) Imparare! Come si fa ad imparare? Ah, lo so! Si sta tutta la giornata fuori della propria casa, in un laboratorio qualunque, dove si parla... di tutto, dove le ragazze si guastano tra loro, dove una sola di esse cattiva o corrotta basta a corrompere tutte le altre, e dove l’esempio di quelle che fanno il comodo loro e che se la godono è una tentazione perenne, a cui non è facile sottrarsi.... (Con gli occhi spauriti) Si esce di , stanche, eccitate; si trovano sul canto della via i fratelli, gli innamorati delle compagne... e tutti i birbanti pronti a profittare delle prime irrequietezze d’un piccolo essere sensibile ed inesperto.... E la tentazione diventa più acuta, più insidiosa, più incalzante, più prepotente... ed ecco che da una parte s’impara a lavorare e dall’altra s’impara a transigere e ad avere nuove aspirazioni, a desiderare, a fantasticare... a perdersi!... Povere fanciulle!... Il cammino libero, quello del lavoro, quello dell’indipendenza, non vi sar

Filippo Bertone diceva poi al farmacista: Togliamo i privilegi d'ogni genere; sta bene. Ma incominciamo a toglierli dal nostro paesello. Perchè non si abolisce il titolo e la umilissima riverenza al signor conte di Montiglio? È candidato alla deputazione, mi direte, e un titolo e una riverenza non guastano. Ma il suo programma politico, lo conoscete voi? Ci si legge egli proprio il paragrafo che il signor conte parler

Capisco, ci sono certe delicatezze che non guastano, in nessuna parte del mondo. Ma facciamo un pochino come i nostri gioiellieri, che svecchiano con tanto amore le antiche forme paesane. C'era buon gusto anche in Etruria; non ne pativano difetto Ercolano e Pompei.

e così usano di fare le streghe del nostro tempo; quando si dice che son portate al giuoco di Diana, guastano i fanciullini nati di poco che piangono nelle culle, di poi gli soccorrono col rimedio; le quali cose mi pare che abbiano avuto origine da queste, e che eziandio il nome loro sia derivato da quelle, conciossiachè le donne che fanno tal eccesso, appresso di noi, e per tutto abbiano avuto il nome di strega.

PANIMBOLO. Perché addur tante téme o perigli contro voi stesso? chi molto considera non vuol fare: lontani da' pericoli, lontani dalle lodi della sperata vittoria: valoroso degno uomo può esser quello che schiva i pericoli, che aprono la via all'onore: temendo i pericoli, si guastano i desegni.

E scrivi versi a modo tuo; ma niente regole! Niente regole! Le regole guastano tutto! Nel '69, dopo la rivoluzione di settembre '68 che caccia via la regina Isabella e porta al trono di Spagna Amedeo di Savoia, ella segue a Madrid il padre eletto deputato della Costituente, prende marito a sedici anni, si distrae dagli studi nel vortice della capitale.

Senza che, per questo i nervi indeboliscono, il veder ne raccorcia, i membri ne diventan tremuli, e la nodosa podagra, con gravissima noia di chi l'ha, tiene tutto il corpo quasi immobile e contratto; e cosí non solamente se n'offende Iddio, ma ancora se ne guastano i miseri la persona.

Fra i molti motivi che mi inducono a fuggire dal teatro vi è pur quello di non trovarne mai nelle opere moderne. A certe epoche dell'anno i pittori espongono dei quadri; le ballerine espongono tutte le sere dei rotondi. Il luogo dove si sciupano le voci e si guastano i criteri artistici si chiama conservatorio, e si intitola casa di salute un luogo pieno di malati.