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Aggiornato: 2 maggio 2025
Ginevra adunque, quell'anima chiusa, commetteva i suoi pensieri alla carta traditora? Sì veramente, questo era il punto debole di una armatura per tanti rispetti fortissima. Fin dai primi giorni del suo matrimonio, la bella vittima delle consuetudini aristocratiche e delle arti gesuitiche collegate, aveva per costume di svelare, di raccontar sè medesima alla compagna d'infanzia.
La lacuna la più interessante della vita donnesca s'era riempita, le brutali libidini gesuitiche caddero davanti all'amore celeste suscitato in lei da un uomo. Sì, da un uomo, e non da un gesuita, da un sacerdote della menzogna!
Le dottrine gesuitiche dei settatori della tirannide assumono quei casi, li moltiplicano e ingigantiscono, e sviano gli animi dall'addentrarvisi: la presuntuosa ignoranza dei pedanti in politica che s'arrogano la dittatura perchè ha raccolto, senza discuterli, una collezione di fatti, avvalora l'arti della tirannide; e la inerzia dei più vi s'acqueta .
Tra le malizie gesuitiche dei tonsurati vi è pur quella di fingersi protettori delle belle arti e così hanno fatto che i maggiori ingegni d'Italia prendessero a soggetto dei loro capolavori le favole pretesche, consacrandole per tal guisa al rispetto ed all'ammirazione delle moltitudini.
E ricordatelo bene voi che nei tempi presenti cercate di imbavagliarlo con delle concessioni e delle carezze più o meno scellerate e sempre gesuitiche. Voi che nascondete le ugne d'acciaio degli antichi signorotti sotto uno straccio di carta che presto, speriamolo, per il decoro dell'Italiana famiglia, vedremo svolazzare nel letamaio delle genti rigenerate.
Nato in Palermo il 3 marzo 1740, da un orefice di scarsa fortuna, fu messo a studiare nelle scuole gesuitiche; e vi apprese il latino, passando sette anni attorno alla grammatica del Padre Emmanuele Alvarez, anni che egli rimpianse argutamente nel suo poemetto La Fata galante. I Reali di Francia, i drammi del Metastasio, l'Orlando furioso dell'Ariosto svegliavano la sua fantasia; e l'istinto poetico del giovinetto cominciò a rivelarsi in componimenti di imitazione. La Fata galante, scritta a diciotto anni, è gi
Poi dopo un ultimo inchino, infilò il corridojo, quindi la scala, e giù pei gradini, saltandoli questa volta a quattro a quattro. Traversò la piazza del Gesù, sbirciando quella finestra, ch'era tuttora chiusa, e via via s'avviò verso Trastevere. Reti gesuitiche.
Parola Del Giorno
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