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Aggiornato: 30 giugno 2025


Glacial Nightmare and the flood. London, 1893. Vedi «Annales du Bureaux Central Météorologique de France» 1883, I.

L'illustre creatore del verso libero francese, che è anche il più moderno critico d'arte parigino, proclamò infatti in due articoli del Mercure de France che «certamente non si vide mai un movimento novatore altrettanto importante, dopo le prime esposizioni dei Pointillistes

Versaglia non è più una reggia; è da quarant'anni un museo. «A toutes les gloires de la France» ci scrisse su quel povero Luigi Filippo, che le rispettò tutte, le ospitò tutte, anche richiamandole dall'esilio, ma ebbe, a quanto pare, il torto gravissimo di non aggiungerne abbastanza di sue. La guerra d'Africa non doveva servire ad altro che a formare i generali per un'altra dinastia.

E per questo il lettore dei sei lunghi e minuziosi studii intorno al Verlaine, al Mallarmé, al Barrès, al France, al Poictevin, al Huysmans, gli perdona facilmente quel compiacimento e quell'entusiasmo quasi inerenti all'ufficio di critico, come li perdona al medico e al chirurgo in grazia della scienza della salute.

Il maestro fu con noi gentilissimo, conosceva il posto a cui noi dovevamo arrivare, e c'insegnò una scorcitoia; questa scorcitoia doveva procurarci degli impicci gravissimi. Avevamo appena passato un viottolo, che una voce imponente, ci grida: Qui vive, e cinque o sei canne di fucili si abbassano in nostra direzione, procurandoci col loro barbaglio una sensazione non troppo piacevole. France!

Il libro è stato criticato soltanto in Francia, perchè la vostra sapiente opera è intervenuta subito a impedire che fosse criticato in Italia, e il fine del libro e le intenzioni dell'autore sono così sintetizzati in questa Chronique de la France du Nord, in un articolo a firma di Arturo Maquaire, nome che non appartiene alla letteratura europea, ma che appartiene alla letteratura francese: «Mafarka è la volont

Osservando cotesta feconda politica europea dei Borboni, comprendiamo facilmente la ragione per che allora i francesi inviperiti cantavano con Casimiro Delavigne: ces esclaves d'hier, aujourd'hui nos tyrans! e il ritornello di Béranger: en France soyons français! sonava scortesia ai Borboni. Basterebbero queste congiunture a spiegare la caduta dei Borboni.

«Soyez donc fiers de vos succés, fiers des résultats obtenus, fiers sourtout d'etre les enfents bien-aimés de cette France qui sera toujours la grande nation, tant q'elle aura un coeur pour comprendre les nobles causes et des hommes comme vous pour les défendre. Napoleon»

Parola Del Giorno

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