Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 26 giugno 2025
Il vicoletto fu, a un momento, tutto illuminato dalla luna che si liberava dall'impiccio di certe nuvole impromettenti, e campeggiava serenamente in cielo. Noi altri si chiacchierava, aspettando. Accosto a me era seduto un uomo occhialuto, dalla piccola e incolta barba nera. Un forestiero. Non so come io gli abbia rivolta la parola, ne so più perchè.
Maledetto il Natale! Molti non ci pensavano alla nascita del Cristo; non intendevano di solennizzare una festa cristiana; ma pure festeggiavano il Natale, e davano così una speciale impronta a quella giornata; il forestiero che fosse arrivato in quel giorno nella citt
Il castello, nello stato d'allora, era molto ristretto; un forestiero ne avrebbe ammirato senza dubbio l'elegante semplicit
Ecco don Liddu che viene a cercarvi disse il notaio. Il proprietario dell'Albergo del Gallo era andato alla Banca notarile per chiedere gli ordini pel desinare del suo avventore; e lo scrivano lo avea rimandato al Muraglione dove il forestiero doveva trovarsi col principale e col canonico per vedere i terreni. Che terreni? aveva domandato don Liddu.
FABRIZIO. Perché mi maraviglio che, avendo voi tanto bisogno di medico, vi lascino uscir di casa; ché, in ogni altro luogo che voi fusse, vi terreben legato. VIRGINIO. Legata dovevo io tener te, che mi vien voglia di scannarti! Portami un coltello. FABRIZIO. Vecchio, voi non mi conoscete bene; e ditemi villania, forse pensando ch'io sia forestiero.
«Parla la lingua della gran Patria tua» ha scritto Ruggero Bonghi. «Non senti come attraverso questa si sprigiona e si manifesta ogni idea della tua mente, ogni moto del tuo cuore? Nessuna lingua è più bella della tua. Nella tua lingua si rispecchia la storia della patria. Di secolo in secolo le generazioni, che hanno preceduto la tua, vi hanno deposto il loro animo e ve lo hanno trasmesso. Quando tu la parli nella purezza sua, tu vivrai non solo con patrioti che vivono, ma ancora con quelli altresì che hanno vissuto prima di te, e niente di forestiero ti penetrer
Lui vede che quel birbone gli viene addosso per accopparlo.... e fa per difendersi; io aveva ad aggiustar i conti con un camerata del forestiero.... Ecco, che sul più buono, capita in mezzo la pattuglia.... Io, per miracolo, arrivo a perdermi nella gente; ma gli altri, birboni e galantuomini, son belli e agguantati. E Damiano?
POLINICO. Come questo vostro amore fia piú noto, oltre che in gran pericolo starai, tu sarai da tutti tenuto una bestia. FESSENIO. Pedagogo poltrone! POLINICO. Perché, chi non dileggia e non odia li vani e li leggeri? Come diventato sei tu che, forestiero, ti sei posto ad amare. E chi? Una delle piú nobil donne di questa cittá. Fuggi, dico, e' pericoli di questo amore.
Il forestiero, che si chiamava Valancourt, si fermò il primo per dire qualche cosa alla sua albergatrice. L'alloggio ch'essa aprì non somigliava punto a tutti quelli che fin allora avevan veduti. La buona donna impiegò tutte le sue premure nell'accoglier bene i viaggiatori, ed essi furono costretti di accettare i due soli letti che si trovassero in quella casa. Ova e latte erano il solo cibo che potesse offrire, ma Sant'Aubert aveva provvisioni, e pregò Valancourt di cenare con loro; l'invito fu benissimo accolto, e la conversazione si animò. La franchezza, la semplicit
LALIO. Se sto qui adesso, come sto in questa casa? PROTODIDASCALO. Argutule argutule. Se mi vuoi far un piacere ti farò un presentuculo. LALIO. Che vorresti? va' via, va', conosco i pari tuoi. PROTODIDASCALO. Ferma costí, ascolta quaeso due paroline. LALIO. Parla da lungi, di' presto, che vuoi? PROTODIDASCALO. Non è venuto un certo forestiero, advena, oggi in tua casa? LALIO. Sí bene.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca