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Aggiornato: 22 luglio 2025


Fino a che non si metta in miglior luce la storia di quella zecca, i cui documenti mancano quasi affatto agli archivii veneti, siami lecito avvisare in questo curioso pezzo un capriccio di zecca, uno di que' capricci de' quali ci porge tanti esempii la zecca nostra; voglio dire un semplice follare battuto s'un pezzo di rame di peso eccedente. Eccone pertanto la descrizione.

Nel privilegio che accorda a' Cattarini di continuare a valersi della loro antica officina nummaria, datato 1423, si stabilisce che i due zecchieri, a' quali lo statuto patrio dava in mano l'amministrazione di quello stabilimento, v'invigilassero la fabbrica de' [I[follari]I] di rame. Parlando superiormente di quelle monete a cui diedi, non senza grave titubanza, il nome di [I[quattrini]I], ammisi la esistenza di un soldo albanese inferiore al veneziano del quale avrebbe costituito due terzi. Starebbe nelle medesime proporzioni il [I[follare]I] in rispondenza al bagattino veneto come 2 a 3. Quanto al peso, sappiamo che la zecca di Cattaro non si tenne soverchiamente esatta nel taglio de' pezzi da monetare; così può spiegarsi la variet

La singolare scarsezza in cui ci troviamo di memorie della officina nummaria di Cattaro non mi permette chiamare col vero suo nome la moneta erosa alla quale, per analogia colle contemporanee della metropoli e dell'Italia Veneta, il nome di [I[quattrino]I], rispondente alla terza parte del soldo, o a quattro piccoli; non però del soldo veneziano, ma di un minor soldo che avrebbe dovuto ragguagliarsi alla quarta parte del grossetto albanese. La bassissima lega che si riscontra ne' pochi esemplari che potei esaminarne, de' quali uno solo monta al peso di k. 6. 3, laddove gli altri variano da k. 5 a 6, il sapersi che solamente di rame fu battuto il minimo spezzato della moneta di Cattaro, il [I[follare]I], l'uso de' quattrini reso generale a Venezia e ne' suoi possedimenti nel secolo XV, sono tutte ragioni per cui ho creduto di applicarvi, non senza titubanza, quel nome. Della quale moneta di lega assai vile, due tipi diversi, ciascuno con molte variet

Ma che avrò io a dire di quella piccola ma grossissima moneta di rame uscita nel declinare del secolo XV dalla zecca cattarina, di cui un solo esemplare è a mia notizia, conservato nel Museo Correr? Questa moneta, avente il tenue diametro di m. 0,018 e l'ingente peso di k. 20. 3, avrassi a riguardare un semplice follare, o un follare doppio, o fors'anche un mezzo grossetto in rame?

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