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Aggiornato: 25 giugno 2025
Ara vos prec, per aquella valor que vos guida al som de l’escalina, sovenha vos a temps de ma dolor!». Poi s’ascose nel foco che li affina. Purgatorio · Canto XXVII Sì come quando i primi raggi vibra l
mugghiava con la voce de l'afflitto, si` che, con tutto che fosse di rame, pur el pareva dal dolor trafitto; cosi`, per non aver via ne' forame dal principio nel foco, in suo linguaggio si convertian le parole grame. Ma poscia ch'ebber colto lor viaggio su per la punta, dandole quel guizzo che dato avea la lingua in lor passaggio,
Lascia parlare a me, ch'i' ho concetto cio` che tu vuoi; ch'ei sarebbero schivi, perch'e' fuor greci, forse del tuo detto>>. Poi che la fiamma fu venuta quivi dove parve al mio duca tempo e loco, in questa forma lui parlare audivi: <<O voi che siete due dentro ad un foco, s'io meritai di voi mentre ch'io vissi, s'io meritai di voi assai o poco
In su le man commesse mi protesi, guardando il foco e imaginando forte umani corpi gi
S'un medesimo stral duo petti aprìo: s'arse due cor d'amor un foco santo: se nascendo 'l piacer morì cotanto martir, che l'uno e l'altro gi
Pero` a la dimanda che mi faci quinc'entro satisfatto sara` tosto, e al disio ancor che tu mi taci>>. E io: <<Buon duca, non tegno riposto a te mio cuor se non per dicer poco, e tu m'hai non pur mo a cio` disposto>>. <<O Tosco che per la citta` del foco vivo ten vai cosi` parlando onesto, piacciati di restare in questo loco.
Quivi il lasciammo, che piu` non ne narro; ma ne l'orecchie mi percosse un duolo, per ch'io avante l'occhio intento sbarro. Lo buon maestro disse: <<Omai, figliuolo, s'appressa la citta` c'ha nome Dite, coi gravi cittadin, col grande stuolo>>. E io: <<Maestro, gia` le sue meschite la` entro certe ne la valle cerno, vermiglie come se di foco uscite
Ora chi se’, ti priego che ne conte; non esser duro più ch’altri sia stato, se ’l nome tuo nel mondo tegna fronte». Poscia che ’l foco alquanto ebbe rugghiato al modo suo, l’aguta punta mosse di qua, di l
ché cima di giudicio non s’avvalla perché foco d’amor compia in un punto ciò che de’ sodisfar chi qui s’astalla; e l
Ara vos prec, per aquella valor que vos guida al som de l’escalina, sovenha vos a temps de ma dolor!». Poi s’ascose nel foco che li affina. Purgatorio · Canto XXVII Sì come quando i primi raggi vibra l
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