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Aggiornato: 28 giugno 2025
L'ignoto non sarebbe venuto senza quell'uscio che tu lasciasti aperto, e il dio Caso non avrebbe potuto rompere la monotonia dei miei giorni. Felicino, amico mio; una stretta di mano, e non aver rancore contro il tuo amico, se gli è stamane più felice di te. Ah, che cosa ne dici di questo? Grazioso, e me lo merito! Ma tu mi racconterai.... Sì, tutto.... se la mia bella fidanzata lo consentir
Vi piegherete a' suoi voti, alle sue preghiere. Felicino è un bel giovane, ha un ottimo cuore.... Tutto ciò che vorrete, rispose la signora Laura, ma egli non mi piace oggi, e non mi piacer
Allora ho pensato che il mio pastrano l'avevo riposto nella tua anticamera, e che per conseguenza.... Ma permettimi, vo subito a vederci; di certo la è cascata in qualche cantuccio.... E senza aspettar altro, Felicino Magnasco, che non aveva ancora alzati gli occhi verso la sua cugina, uscì a precipizio dal salotto. Or bene, che si fa? chiese Roberto alla signora Laura. Che si fa? rispose ella.
Che se non fosse mia moglie, proseguì prontamente Roberto, dandole sulla voce con molta accortezza, tu non l'avresti colta in casa mia, sola, a notte inoltrata. Mi congratulo con gli sposi! soggiunse Felicino colla sua aria imbronciata. Ma ormai non ci sar
Ah, diamine! Sì, tutto ciò sarebbe troppo lungo a narrarsi ora, ma lo saprai per filo e per segno più tardi. Il fatto sta che un tessuto di bizzarre avventure ci ha condotto a questo punto, e che adesso, per la prima volta, la mia divina fidanzata mi ha sporto la mano. Adesso! esclamò Felicino stupefatto.
Che cosa c'è? chiese Felicino, voltandosi indietro. C'è, Felicino mio, che la tua bella cugina non è altrimenti mia moglie. Come? che dici tu? Cioè.... mi correggo.... non lo è ancora, ma lo sar
Le fai vedere che buon partito sarebbe per lei sposare un giovane par mio, gentile di modi, dolce di umore, e molto avveduto in materia d'interessi.... E ti par proprio d'essere tutto ciò, Felicino? chiese Roberto Fenoglio. Felicino anche qui fece orecchie da mercante, e tirò innanzi nella sua orazione. Mia cugina è ricca, e il suo fattore la deruba a man salva, la spoglia....
Oh, mi rincresce di recar fastidio.... ripigliò Felicino, ma proprio non capisco... non ricordo più perchè io sia tornato quassù.... E il povero Magnasco, cavato di tasca il fazzoletto, si andava asciugando il sudore che gli gocciolava in copia dalla fronte.
Felicino Magnasco entrò coll'aria più impacciata che vi possiate immaginare, e ne aveva ben donde. Roberto Fenoglio non lo era meno di lui. Oh, buon giorno, Felicino! esclamò egli, senza sapere che cosa si dicesse. Che buon vento ti porta quassù? Come va la salute? Bene, grazie; e la tua? Optime, Felicino, optime; e che cosa mi frutta una tua visita così mattiniera? Ah sì!... rispose l'altro.
Parola Del Giorno
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