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Aggiornato: 31 maggio 2025
La Mater misericordiae, per fargli capire che le sue preghiere erano esaudite da lei, gli lasciò cascare sopra la testa il trave maestro del soffitto, e gli troncò dolcemente il nodo del collo.
«Così parlando, la tapina ci sporse un paniere, dove tra bianchi pannilini giacea sopito il grazioso bimbo che ora posa su quel letto. « Io sono inseguita riprese ella con terrore; inseguita da un uomo potente e feroce. Presto! esaudite il voto di una povera madre. Prendete quel fanciullo, dirigetevi su Milano e fate di scendere alla casa di quel santo che si chiama il fratello Consolatore.
Ah! esclamò Gino, che aveva capito... l'ebraico. Sì, riprese Don Pietro, commentando la sua frase nella forma della ripetizione, dico il nuovo Israele. Non c'è qui una immagine di popolo eletto? E non ce ne affida questo doppio raggio di gloria e di sventura che illumina la fronte della patria? E l'aver tanto sofferto non è segno di aver bene meritato da Dio? Esaudite, Signore, i voti dell'ospite!
Le sentinelle francesi avvezze a far violenze d'ogni maniera, e per nulla timorose, cominciarono dal canto loro a bravare la folla ed a rispondere alle sue minacce con altrettante, quando corse la voce che il governatore aveva esaudite le preghiere della moglie del Palavicino, la quale sarebbosi tosto trasferita a Parigi per parlare al re.
Non voglio che vedervi, non voglio che domandarvi perdono d'aver spezzata la vostra esistenza.... Per colpevole ch'io vi sembri, esaudite questa preghiera suprema. V'aspetto, Mario.
Ad ogni modo, se resta colpa apponibile a que' nostri antichi, ella non può apporsi certo da que' moderni, grandi o popolani, governanti o governati, i quali caddero nella medesima, fecero simili chiamate, e si lagnarono che non fossero esaudite.
Nove giugno: ultimo del soggiorno dell'Ambasciata italiana in Fez. Tutte le domande dell'Ambasciatore sono state esaudite, accomodati gli affari del Ducali e dello Scellal, fatte le visite di congedo, subíto l'ultimo pranzo di Sid-Mussa, ricevuti i regali d'uso del Sultano: un bel cavallo nero, con una enorme sella di velluto verde, gallonata d'oro, all'Ambasciatore; sciabole dorate e damascate ai membri ufficiali dell'Ambasciata; una mula al secondo dracomanno. Le tende e le casse son partite stamattina, le stanze son vuote, le mule son pronte, la scorta ci attende alla porta della Nicchia del burro, i miei compagni passeggiano nel cortile aspettando l'ora della partenza, ed io seduto per l'ultima volta sul mio letto imperiale, noto, col quaderno sulle ginocchia, le mie ultime impressioni di Fez. Quali sono? Che cosa ha finito per lasciarmi, in fondo all'anima, lo spettacolo di questa citt
POLISENA. O Iddio, che mai vien meno a chi pone in te solo le sue speranze? Ella si è sempre raccomandata a te, e tu li hai esaudite le sue preghiere, rimunerata la sua bontá e l'ubidienza estraordinaria che porta al suo padre e sua madre. EUFRANONE. Ho tanto giubilo al core che mi trae di me stesso.
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