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Aggiornato: 13 ottobre 2025
Elena ascoltava, a testa bassa, affaticata contro il vento, senza rispondere. Dopo un poco, ella sollevò il braccio per far cenno al cocchiere di avanzarsi. I cavalli scalpitarono.
L'Elia Corvino non potè mai più dimenticarsi di un simile momento. E non è a dire qual compiacenza egli avrebbe provato in sè stesso pensando, che il dì dopo Giampaolo Baglione avrebbe viaggiato a Roma per non tornare indietro mai più! se non ci fosse stato l'intrigo del matrimonio di Manfredo colla duchessa Elena, signora di Rimini!!
Ora è di Manfredo che dobbiam prenderci pensiero. Dopo l'arrivo della Ginevra a Roma, l'abbiam veduto una volta nel palazzo della duchessa Elena, ma il suo esteriore era troppo calmo. I suoi modi erano simulati da una allegria troppo artificiosa perchè si potesse vedere quel che passava nell'anima di lui.
Adah, la moglie di Caino, quando vide per la prima volta Lucifero, di sotto alla celeste bellezza di lui, intravide tal cosa, che la fece tremare e fremere.... Una simile impressione subì Elena una delle volte che si trovò coll'uomo che mai non le si volle scoprire.
Mentre Elena beveva l’acqua nel bicchiere di vetro, la femmina le mostrava il bambino, lamentandosi.
Ciò per altro non dispiacque al Morone, il quale naturalmente aveva a temere che nella numerosa conversazione del Chigi entrandosi a parlare, com'era inevitabile, e del Baglione e della venuta della Ginevra moglie di lui, alla duchessa Elena potesse mai balenare il sospetto di ciò che, con ogni premura, le si doveva tener nascosto.
A queste sue parole, alcuni gentiluomini, i quali non erano di Roma e nulla sapevano dei casi della duchessa Elena, ne domandarono il conte Ridolfi, chè tale si chiamava quel vecchio signore, e dicendo che molto ella aveva destata la loro ammirazione per le straordinarie doti onde manifestamente era fornita, mostrarono desiderio di sapere qualche cosa di più particolare della di lei vita.
Per la sciagurata Elena, la deformit
E la Dal Pozzo Farnese, sempre bella, sempre rigogliosa e fresca come un fior di stagione! Di quella si diceva bene, non potendo fare altrimenti. La Dal Pozzo Farnese era una sorella di Emilio Landi. Tra presenti si usano di queste cortesie! Ma quelle due borghesucce arricchite delle Fantuzzi, che volevano gareggiare di eleganza con le nobili dame, com'erano spietatamente conciate dalla critica di Elena Malatesti e dalla vena compiacente del Landi! Ah, una novit
Ditemi che cosa volete voi. Che facciate delle scuse ad Elena. Delle scuse? L'ho io dunque offesa così gravemente? Sia grave o leggera l'offesa, replicò Polissena, essa ebbe testimoni tre persone. E per caso, riprese Gino, dovrei fare delle scuse anche ai tre testimoni? Una buona parola andrebbe detta, sicuramente. La scortesia del vostro comando ad Elena può averli feriti benissimo.
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