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Aggiornato: 16 ottobre 2025


La barca strisciò sulla sabbia e la fanciulla ritirò ì remi perchè la prua toccasse la riva. Scesero, legarono, tiraron la prua più in alto. Un'artista! ripetè Bruno, mentre lavorava a passar la catena nell'anello ch'era sulla spiaggia. Di quelle che cantano? Io le ho viste a Parigi, quelle che cantano, e venivano anche a casa mia. Ma tu non hai le unghie dipinte e l'acqua d'odore nei capelli....

Oh, no, no, Bruno, che dici? esclamò Nicla stupita. Io volevo essere una grande attrice. Ah, è più bello; un'attrice, che fa la commedia e la tragedia, e ti fa ridere e ti fa piangere: so com'è; ho visto; è molto difficile, ma a me piace. , la commedia e la tragedia, ridere e piangere! assentì Nicla. L'arte, insomma, non le unghie dipinte. E allora, quando cominci?

Avanti ancora, e troveremo la sala dei sovrani di Francia, tutti effigiati sulla tela, dal solito Clodoveo fino a Napoleone III. C'è poco da ammirare, come arte; non c'è che l'interesse storico, e non per tutti, trattandosi di figure dipinte la più parte secoli e secoli dopo la sparizione degli originali dalla faccia della terra.

Con uno strillo d'indignazione e d'odio, Anne-Marie la afferrò per le ben conosciute scarpe dipinte, e le sbattè l'aborrita e ben ricordata faccia per terra. Le altre otto le furono date tutte insieme; e furono gettate per terra e detestate e calpestate.

Appare la camera di Mortella, tutta imbiancata di calcina tra modanature semplici di pietra serena, sotto le vecchie travi del palco dipinte toscanamente a disegni minuti in rosso, in nero, in verde. Nella parete destra è praticato un vano, chiuso da cortine di broccatello verde e bianco, ov’è il suo letto di fanciulla.

Non fur piu` tosto dentro a me venute queste parole brievi, ch'io compresi me sormontar di sopr'a mia virtute; e di novella vista mi raccesi tale, che nulla luce e` tanto mera, che li occhi miei non si fosser difesi; e vidi lume in forma di rivera fulvido di fulgore, intra due rive dipinte di mirabil primavera.

Fanciulla del dolore, o tu che sai Piacere anco sepolta, e ricoperta Dal silenzio di trecento anni, bella Sai tornare alla idea come nel giorno Che te lo Amor rapiva, o tu delizia Dei racconti di queste itale care Fanciulle, che spirar sai dalle stesse Dipinte tele, onde l'occhio fatato Dal tuo sguardo, in imago ancor ti cerca Rediviva per Roma, abbi il mio pianto. ANFOSSI, Beatrice Cènci.

Bruno notò un giorno, mentr'erano a tavola, le mani di sua madre, affusolate e bianche, coronate da unghie d'un colore acceso che per certo il pennello vi era passato. Hai le unghie dipinte? chiese Bruno. Ella non rispose. Le ho gi

Non fur piu` tosto dentro a me venute queste parole brievi, ch'io compresi me sormontar di sopr'a mia virtute; e di novella vista mi raccesi tale, che nulla luce e` tanto mera, che li occhi miei non si fosser difesi; e vidi lume in forma di rivera fulvido di fulgore, intra due rive dipinte di mirabil primavera.

Il barabba classico, Togasso o Biscella, dai calzoni a campana e dal copricapo a visiera, calato sulla faccia tagliente come rasoio, si sberrettava davanti a lei, svegliando a scappellotti nella propria animaccia bislacca quanto vi poteva ancor dormire di cavalleresco. La donna da marciapiede si umiliava, serrando sul motto da trivio le labbra mal dipinte.

Parola Del Giorno

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