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Aggiornato: 9 luglio 2025


E a toccarsi; aggiunse il Contini. Sicuro, a toccarsi; e qui, parlo proprio per me! conchiuse il Giuliani, tra le risa dell'uditorio. Il Contini si disponeva a rispondere; ma in quel mentre capitan Dodero, che era seduto in capo alla tavola, colla faccia rivolta all'entrata, alzò la mano, in atto di trinciare una benedizione.

Bevve il terzo bicchiere, malgrado i buoni consigli e le disapprovazioni degli amici, e dopo aver cicalato un altro po' in mezzo alle risa dell'uditorio, all'improvviso tacque, guardò fisso fisso una signora che aveva dirimpetto, abbassò la testa e s'addormentò. Io credetti che per quel giorno non si sarebbe presentato all'esame; ma m'ingannai. Un'oretta dopo lo svegliarono, andò su a lavarsi il viso, corse all'Universit

In quella vece, gli bisognava predicare a braccia, come tanti cicaloni presuntuosi, e la sua fama ne scapitava assaissimo. Un po' di vecchia pratica, qualche ricordo classico e qualche scappata facile, lo salvavano ancora da tutti quei segni minacciosi in cui si manifesta la disattenzione dell'uditorio, ma non lo alzavano d'un punto nella stima de' suoi degni colleghi. Un suo antagonista (perchè Demostene non poteva gi

Molti se ne avvidero, e finita la refezione, divorate perfino le bricciole, e tracannata fino all'ultima goccia, egli venne pregato da varie parti di presentare una critica assennata e sapiente di quel lavoro letterario, lasciando da parte le opinioni volgari ed incompetenti, pronunziando un giudizio definitivo e inappellabile. Dopo essersi fatto pregare alquanto, colle solite giustificazioni della falsa modestia, finse di cedere per cortesia al voto generale, e andò a sedersi nel centro dell'uditorio, come un professore che deve dare la sua lezione. Incominciò a soffiarsi il naso e a tabaccare con gravit

Eppure la più alta e potente manifestazione del suo ingegno e dell'animo suo egli la diede, a nostro credere, nell'oratoria. Oratore grande, insuperabile forse, se la natura non gli avesse negato qualcuna di quelle piccole doti sussidiarie, puramente fisiche, onde il grande oratore s'integra. Due oratori erano in lui, potenti del pari. L'oratore popolare e improvviso, che stentatamente incominciava, che vi faceva assistere al lavorìo, alla lotta laboriosa e violenta del sentimento e del pensiero con la parola, e che poi, infervorato dal suo sforzo medesimo, trascinato dalla passione, sprigionava un torrente di idee e d'immagini, dalle onde irruenti e sonore, e travolgeva ogni forza restìa dell'uditorio; e l'oratore parlamentare delle grandi occasioni, che del discorso ordiva avanti la trama, nel quale le idee si svolgevano ordinate e concatenate, col corso largo e pieno d'un grande fiume, e logica, sentimento, precisione quasi scientifica di forma, tutti gli accorgimenti più fini dell'arte s'univano con l'ardore d'un'alta ispirazione, che tutto levava in alto. L'oratore nato, sussidiato dall'artista letterario, si rivelava nell'architettura ardita e grandiosa del periodo, sorreggente una grande quantit

Il padre Restituto, fulminato da quel ragionamento del priore, oppresso da quelle grida entusiastiche dell'uditorio, non sapeva più da qual parte rifarsi. Il padre Anacleto approfittò del silenzio del suo avversario, per fare una diversione sul gusto di quella che rese celebre nei fasti oratorii Scipione Africano. Parliamo d'altro; diss'egli, dopo un istante di pausa.

L'infranciosato patrizio doveva passare in rassegna le donne e i personaggi più notevoli dell'uditorio, poichè il marchese di San Ginesio a volte alzava il binoccolo per guardare qua e l

Siccome la maggior parte dell'uditorio non intendeva niente alle elucubrazioni dottrinarie del dottore, così le trovava sublimi. Per gl'idioti il sublime sta nell'ignoto. Egli continuava con sussiego magistrale: Il brando e il pugnale sono i soli arnesi degni degli eroi da tragedia, il veleno è cosa volgare, buono pei drammi prosaici dei teatri diurni.

Che fossero egualmente veridici non si potrebbe giurare. Raccontavano le cose come se le avessero ancora davanti agli occhi, e raccontandole ne davano il barbaglio agli occhi dell'uditorio.

Si vedeva chiaro che la impazienza dell'uditorio stava per prorompere in una dimostrazione più energica e più difficile a reprimere. L'interesse che destava il terzo accusato ebbe virtù di distogliere in tempo i loro animi da questa disposizione.

Parola Del Giorno

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