Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 14 maggio 2025
Anche a Sant'Eufemia erano scialbe le mura; ma l'ospedale non si aveva tempo a sentirlo, poichè la famiglia appariva da tutti gli usci, brulicava per tutte le corsie, s'inchinava amorosa a tutti i capezzali. Le donne gentili di Brescia assistevano esse i feriti; servivano gli ammalati più gravi, consolavano di buone parole coloro che potevano udire e rispondere, allegravano di graziosi motti i convalescenti. In certe strette, dove i feriti non avevano più bisogno d'altro che di riposo e di nutrizione ricostituente (non è questo il vocabolo?), non pareva più d'essere tra due letti d'ospedale, ma in un salotto; salotto improvvisato, ma pur sempre un salotto. Per l'appunto da due convalescenti erano occupati i due letti alla destra di Aminta, corrispondenti ai numeri 152 e 153. Il 152 era un giovanotto di Casalmaggiore, che aveva avuta a San Martino una ferita sul dorso della mano sinistra, nell'atto di puntare il fucile, prima di aver la sua laurea d'avvocato nella universit
Ma pareva che una maledizione ingiusta la condannasse a vivere solitaria e senza affetti; anche la buona azione era rimasta infeconda, per non procurarle una gioia. Ed il vecchio era morto solo; ed il bimbo errava solo nelle gelide notti d'inverno; e la suora generosa e buona, era sola fra due letti d'ospedale. Fu tolta a quelle meditazioni da una infermiera che veniva a chiamarla.
Volevo dire che bisogna pensare ai fatti nostri, ripigliò. Voi siete una brava donna; ma di certe cose le donne non s'intendono nè si debbono intendere. Ora vel posso dir io, io che le ho raccolte e lette le poche carte di vostro marito, jer mattina insieme a Damiano, prima di consegnarle a quella ciera d'ospedale del signor impiegato venuto qui a frugar dappertutto, che mi faceva una stizza da non dire. Or bene, io supponeva.... io sperava che.... badate bene.... in coscienza, non avete più nulla. Gi
Rigo se la cavò con quaranta giorni d'ospedale: ha il diavolo che l'aiuta, il mostro. E poi? Poi, si figuri, caro lei, che vita allegra quando sono uscito dal carcere! Tutto perso, bestie, roba, arnesi: una rovina. E poi la solitudine. Solo, solo! Tutti scomparsi, e io solo come un cane! S'accendeva e ansimava. Il respiro faticoso gli sollevava le coltri sul petto.
La guantaia uscita di carcere, trovò la popolana, che l'attendeva in una carrozza per tornarsene alla loro modesta casa, non volendo Annetta più saperne d'ospedale, dopo aver ricuperata la creatura, che era tutta la sua vita, il suo amore.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca