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Aggiornato: 17 maggio 2025
«Che il Signore ci benedica. «Vedo di raro la sua signora mamma, ma so che sta benino. Anche il signor Cresti non scende quasi mai dal Pioppino. Pare che questi freddi gli abbiano procurata un po' d'influenza.
La seconda classe d'uomini lasciando da banda Governi che si affaticano a vivere di negazioni è composta d'incorreggibili. La bassezza dell'animo li fa inaccessibili a ogni cosa che non sia la prepotenza d'un fatto. Oggi, l'opera loro indugia il progresso, ma più in virtù di vizî che sono in noi che non in virtù d'influenza reale che sia in essi; e quando, curati quei vizî, il fatto nuovo s'affaccier
E v'è una parola che il popolo intende dovunque, e più in Italia che altrove, una parola che suona alle moltitudini una definizione dei loro diritti, una scienza politica intera in compendio, un programma di libere istituzioni. Il popolo ha fede in essa, perchè egli in quella parola intravvede un pegno di miglioramento e d'influenza perchè il suono stesso della parola parla di lui, perchè egli rammenta confusamente che s'ebbe mai potenza e prosperit
Tutti i redattori accaparrati dal Rosati per La Stampa, col patto di rimanere per il momento al loro posto e stare zitti, parlavano del giornale e del principe con molta simpatia; gli altri, che speravano di trovare lavoro, di veder migliorate le loro condizioni, di essere accaparrati, chi come cronista drammatico, chi come cronista musicale, o che avevano un romanzo da vendere, approvavano l'impresa di don Pio, e Fabio approfittava di quelle buone tendenze dei giornalisti, invitava a colazione o a pranzo ora questo ora quello, e intanto parlava della elezione del principe, insinuava che l'appoggiassero, paralizzava gli attacchi ed era beato per quell'aureola d'influenza acquistata a un tratto e per le diecimila lire guadagnate sul contratto di vendita della Stampa, di cui un migliaio aveva imprestato ai nuovi colleghi con molto accorgimento.
Ideai dunque, in quei mesi d'imprigionamento in Savona, il disegno della Giovine Italia; meditai i principii sui quali doveva fondarsi l'ordinamento del partito e l'intento che dovevamo dichiaratamente prefiggerci: pensai al modo d'impianto, ai primi ch'io avrei chiamato a iniziarlo con me, all'inanellamento possibile del lavoro cogli elementi rivoluzionarî Europei. Eravamo pochi, giovani, senza mezzi e d'influenza più che ristretta; ma il problema stava per me nell'afferrare il vero degli istinti e delle tendenze, allora mute, ma additate dalla storia e dai presentimenti del core d'Italia. La nostra forza dovea scendere da quel Vero. Tutte le grandi imprese Nazionali si iniziano da uomini ignoti e di popolo, senza potenza fuorchè di fede e di volont
O tenterete ridurli all'impotenza coll'arte? Dura e difficile impresa. Or comprate la plebe coll'oro, la milizia coi gradi. Cacciate i delatori nelle famiglie; addormentate col lusso e la corruttela le classi agiate dei cittadini; tenete viva la dissenzione fra l'uomo d'arme e l'uomo del popolo; esplorate i moti, le parole e i gesti; ma indefessamente, senza rallentare un istante, senza arrestarvi d'un passo davanti all'ombra dei traditi, perchè dove un minuto conceda agli schiavi d'intendersi, voi siete perduto. Ma, e l'anime di ferro che non riconoscono despota abbastanza potente per atterrirle, nè abbastanza ricco per comprarle; l'anime che non respirano se non un'idea, che non si vendono se non alla morte, non sono esse? Pochissime, è vero; pur sono, e consacrate dalla sciagura ad una santa missione, e tremende d'influenza e di forza, perchè la vera energia è magnetismo sulle moltitudini. Le bajonette che oggi si appuntano al loro petto, domani si ritorcono al vostro; nè dovete obliare che, sotto l'assisa del soldato, battono cuori di figlio, di fratello, d'amico. Pur conterrete le masse, struggerete le rivoluzioni nei loro principî! Ma, Sire! è parola dura a udirsi, e durissima a pronunciarsi da chi abborre, il delitto. Pure soffrite ch'io la pronunci questa parola: chi vi salver
L'esercito, come disgraziatamente tante altre istituzioni argentine, è stato considerato una specie di greppia, alla quale con un po' d'influenza si poteva fare una mangiatina. E a furia d'influenze e di appoggi non è stato difficile a molti persino di ottenere le spalline. A questo si deve in grande parte se l'esercito argentino, composto d'un effettivo di 8691 uomini, ha l'onore d'essere comandato da ventisette generali (senza contare tutti i generali fuori di attivit
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