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Aggiornato: 4 maggio 2025


Fatti avanti che ti veda in faccia se sei un fantasma od un uomo! Per risposta s'ebbe due colpi di pistola e un proiettile andò a colpire il cadavere che teneva in ispalla. Al chiarore della polvere accesa, egli scorse in quel momento, di fronte a lui, presso la volta della galleria, un gran crepaccio che pareva s'internasse assai nella parete.

Natale lo accompagnò fino al limite dei primi nevati e poi se ne tornò solo a casa. Verso la mezzanotte, Daniele con un suo pastore traversava il ghiacciaio dell’Aventina quando gli mancò sotto la neve e cadde in un crepaccio, rimanendo però ritto ed incolume su di uno scaglione di ghiaccio a pochi metri dalla bocca.

Allora aveva voluto morire; era salito sul Monte Bianco, e giunto al grande altipiano, mentre guide e viaggiatori si riposavano facendo colazione, egli si era allontanato verso sinistra, dalla parte delle Roccie Rosse, e si era precipitato in un crepaccio, da cui fu tratto a grande stento cadavere, stecchito, come una massa di ghiaccio. Tutto questo mi disse la guida in un lungo racconto.

«O non saremmo noi piuttosto lo effetto di una grande baldoria d’ignote possanze? Ecco, in apparenza, ci ha fatti germogliar dalla terra il caso, quegli che è quel che non è, quel negativo eterno male divinizzato dagli antichi, il quale ha fatto volare il germe della pratellina accanto a quello della parietaria nel crepaccio d’un muro. E forse, non dissimilmente da me, non previsto meditato frutto di un istante d’ebbrezza, il cielo, la terra, e tutto quanto essa contiene, non sono che il frutto degli amori del nume ignoto con la nota, ahi! troppo nota materia, frutto a cui egli non avr

E persino nei piccoli altipiani secondarii, spesso si incontrano larghe e profonde fenditure dalle pareti di nuda roccia e dal fondo coperto da vegetazione, che è forza girare all'origine o passare scendendo al fondo, se possibile, perfettamente come si opera all'incontro di un crepaccio in un ghiacciaio. Abbiamo nella notte l'incomoda visita di una dirottissima pioggia.

Troverò un crepaccio che m'inghiotta, una valanga che mi travolga; ruinerò da un precipizio; mi getterò a capo fitto in una gola; dove sono tanti i pericoli, s'incontra la morte ad ogni passo; il suicidio è facile e segreto. Da quella gita non tornerò. «Ho domandato di Gualfardo; non è più a Torino. Dov'è? Non ne so nulla. Non lo vedrò mai più.

Allora si vide perduto. A due passi un crepaccio apriva la gola verde. Vi si strascinò, vi sedette, le gambe penzoloni nell’abisso, ed aspettò la morte. Ebbe un momento l’idea di affrettarla, precipitandosi nel crepaccio, ma la respinse; l’aria lavata dalla tempesta aveva una trasparenza mattinale e lo sguardo vedeva nettamente di l

In luglio di quell’anno stesso, Natale sperò per un momento di aver riconquistato la pace e l’affetto della famiglia. Quel tale Frantz che era salito per levar Daniele dal crepaccio, accompagnando un giorno due Inglesi attraverso il ghiacciaio dell’Aventina, vide lontano sulla neve, giusto nel punto dove era caduto Daniele, una macchia nera che non gli era mai apparsa gli anni addietro.

Erano muniti di corde, di graffi, di picche e di lanterne. Giunti sul luogo. Natale imperioso ed intollerante di consigli, voleva essere legato sotto le ascelle e sceso nel crepaccio, minacciando di gettarvisi a capo fitto se non gli obbedivano.

Parola Del Giorno

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