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La` giu` 'l butto`, e per lo scoglio duro si volse; e mai non fu mastino sciolto con tanta fretta a seguitar lo furo. Quel s'attuffo`, e torno` su` convolto; ma i demon che del ponte avean coperchio, gridar: <<Qui non ha loco il Santo Volto: qui si nuota altrimenti che nel Serchio! Pero`, se tu non vuo' di nostri graffi, non far sopra la pegola soverchio>>.

E con mano tremante, quasi che scrivesse la propria condanna, si pose a sgorbiar d'uncini e graffi quel grosso libro su cui figuravano i nomi di tutte le ricoverate. E tirava in lungo, sperando che qualche incidente sorvenisse: ma fu inutile.

Però, se tu non vuo’ di nostri graffi, non far sopra la pegola soverchio». Poi l’addentar con più di cento raffi, disser: «Coverto convien che qui balli, che, se puoi, nascosamente accaffi». Non altrimenti i cuoci a’ lor vassalli fanno attuffare in mezzo la caldaia la carne con li uncin, perché non galli.

Svegliati così bruscamente, i maiali diedero un grugnito e rizzarono le grosse teste con gli occhi stupidi e le orecchie penzolanti. I due notturni visitatori si inquietarono. Zitti! susurrò Paolino brandendo il suo falcetto. Volete che vi graffi?

Poi cominciaro oprar le mani e il senno, e ferro e fuoco e sassi di gran pondo tirar con tanta e fiera tempesta, che mai non ebbe il mar simile a questa. Gli cade sopra un nembo di saette; da lato ha spade e graffi e picche e accette.

Uno dei capi della rivolta, entrato per la finestra di una cabina di pigiatura, si dibatteva furiosamente sulla scaletta di una piscina uvaria colla bella moglie di uno czarre, la quale con ceffate e con graffi da pantera tentava di schermirsi.

La` giu` 'l butto`, e per lo scoglio duro si volse; e mai non fu mastino sciolto con tanta fretta a seguitar lo furo. Quel s'attuffo`, e torno` su` convolto; ma i demon che del ponte avean coperchio, gridar: <<Qui non ha loco il Santo Volto: qui si nuota altrimenti che nel Serchio! Pero`, se tu non vuo' di nostri graffi, non far sopra la pegola soverchio>>.

Aveva alla mano una pistola, e nello sparato del suo panciotto un lungo stile. La porta era stata chiusa a chiave precipitosamente da Vitaliana. Ond'è, ch'egli non poteva veder nulla a traverso il buco della toppa. Ma udiva tutto. Accollò quindi il suo orecchio a quel buco della serratura... E le sue unghie, come dei graffi di leone, lacerarono la carne del suo petto.

Erano muniti di corde, di graffi, di picche e di lanterne. Giunti sul luogo. Natale imperioso ed intollerante di consigli, voleva essere legato sotto le ascelle e sceso nel crepaccio, minacciando di gettarvisi a capo fitto se non gli obbedivano.

Però, se tu non vuo’ di nostri graffi, non far sopra la pegola soverchio». Poi l’addentar con più di cento raffi, disser: «Coverto convien che qui balli, che, se puoi, nascosamente accaffi». Non altrimenti i cuoci a’ lor vassalli fanno attuffare in mezzo la caldaia la carne con li uncin, perché non galli.