Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 21 giugno 2025


Attillato com'era e cinto ancora da quell'aureola di gloria pel suo duello fortunato, Ariberti poteva fidarsi di tornare accetto al contino in un colloquio di pochi minuti. Combinatolo proprio in buon punto alla fine del ballo, gli si accostò con quel garbo che seppe maggiore, per fargli certe scuse, a cui mezz'ora prima non pensava punto poco. Signor conte, ho un debito con Lei....

Quanto al contino Candioli, egli non poteva battersi che coi pari suoi, e Ariberto Ariberti era un plebeo. La teorica parve più codarda che superba al Priore, che, trovandosi in ballo, commise l'imprudenza di dare il suo conto giusto a quello sciocco vanaglorioso. Non lo avesse mai fatto!

Egli era proprio insopportabile, e la zia Chiaretta aveva ragione a definirlo con una parola che per lei esprimeva la quintessenza d'ogni nequizia: È un carbonaro. Vediamo ora di far più stretta conoscenza col contino Leonardo Bollati, unico rampollo maschio della famiglia, unico erede d'un nome illustre negli annali della Serenissima.

Sicuro, egli era stato una bestia, sicuro, la Rosa era una fraschetta, ma egli aveva avuto sempre tanta fiducia ne' suoi padroni! Quel contino Leonardo egli l'aveva sempre considerato, salvo la debita riverenza, quale un figliuolo. Di tutti avrebbe dubitato ma non di lui.

Non aveva seco armi di nessuna specie e nemmeno un bastone; ma con pugni e calci bene assestati mandò il contino a ruzzolar nell'erba, mentre teneva stretta pei polsi la Rosetta e la colmava d'ogni sorta di vituperi. Le grida acutissime di S. E. Leonardo misero a soqquadro la villa.

Non lasciò che l'Enrico terminasse la frase; corse per quanto glielo permettevano i settantanni nella sua camera, e portò al contino le dodicimila lire in tre bei libretti puliti e fiammanti ch'era un piacere a vederli. Ma no, non voglio, non voglio diceva Enrico colle lagrime agli occhi. La balia alzò la destra, e con una specie di entusiasmo, sclamò: Ma non è forse roba sua codesta?

Così trascorse l'infanzia del contino Leonardo Bollati.

Pardon! interruppe il contino, stendendo la mano nel crocchio, come per annunziare l'arrivo d'una idea. È gi

In quanto al contino Leonardo, egli avrebbe assai volentieri fatto senza della villeggiatura. Egli trovava che i ranocchi, le cicale, le lucertole valevan meno dei granchi e che la carrozza valeva meno della gondola. A far lunghe passeggiate non ci aveva gusto; l'imparar a guidar delle bestie gli pareva ignobile, e l'equitazione gli era venuta in uggia dopo che un cavallo lo aveva gettato a gambe levate sopra un mucchio di ghiaia. Sicchè, tutto sommato, s'annoiava mortalmente; tanto più che, cosa abbastanza singolare, in campagna aveva meno libert

In quel recinto sacro alle Muse il contino Leonardo trovò subito oneste e liete accoglienze, soprattutto dal corpo di ballo. Infatti le pudiche allieve di Tersicore avevano troppa stima del conte Zaccaria da non far buon viso al suo nobile erede, il quale mostrava le migliori disposizioni a seguir gli esempi paterni.

Parola Del Giorno

dell’esule

Altri Alla Ricerca