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Aggiornato: 1 giugno 2025
Bastarono i primi concenti della musica perchè da tutte le parti accorressero a frotte i contadini.
Rispose: No. So appena fare la minestra alla nostra maniera da contadini, e friggere le patate ed i fagiuoli; ma ho buona volont
E ci sono i contadini che soffrono, che muoiono di fame e di fatica, rassegnati talvolta, talvolta delinquenti per forza; ci sono i galantuomini che opprimono, che corrompono, che fanno il male quasi inconsapevolmente, per tradizione, per uso, per costume, perchè si è fatto sempre così ed è comodo continuare a fare ancora così.
Il vecchio Melica, acceso in volto, narrava che i contadini erano stanchi di soffrire, che si ribellavano, scioperavano, uccidevano!... Dove?... Quando? chiedevasi da voci strozzate. Poco lontano... Più lontano... Nel Mantovano... Più in qua... Sul Comasco... ... a Gallarate... ... da per tutto... Tutti parlavano: il lavoro languiva. Un guardiano passò: poi il padrone stesso, pallido, arcigno.
Ma ecco che si sente il suono d'un organetto, di quella fisarmonica che è l'istrumento prediletto dei nostri contadini; molti fanno cerchio, qualcuno balla. Una donna singhiozza. Le camerate sono silenziose. Lì cercano rifugio i solitarî: coloro che vogliono nascondere il dolore.
Tornando dall'Alameda, incontrai un gran numero di contadini che uscivan dalla citt
«Così gli idioti contadini, che non sanno leggere, nè ragionare. Vedete qual logica balorda! Come si illudono grossolanamente i poveretti sulla legittimit
Il volume dell'Inchiesta agraria consacrato dal compianto Morpurgo ai Contadini del Veneto attesta che nel mio giudizio non c'è alcuna esagerazione. Del Mantovano e di qualche altra zona della bassa Lombardia si potrebbe dire altrettanto.
Era difficile di accostarsi specialmente dalla parte davanti; le fiamme, il fumo che il vento spingeva da tutti i lati, in basso, quasi per tener discosta la gente che avrebbe voluto dare qualche soccorso, ci facevano rimanere spettatori del disastro, in attesa che i muratori e i contadini, spediti alla villa, portassero recipienti, scale, picconi.
Il popolo esasperato decise di rendersi da sè quella giustizia invano chiesta e da tempo attesa, e il 20 Gennaio va nelle terre demaniali, come a festa, per prenderne possesso e zapparle. E zappano la terra, senza sapere se potranno seminarla e molto meno se potranno raccogliere il prodotto dopo averla bagnata coi propri sudori, e tornano sereni e contenti al paese colla intenzione di andare a zappare altra tenuta del Comune all'estremo opposto; ma giunti nella piazza vicino al Municipio trovano la via sbarrata da soldati, carabinieri e guardie campestri: in tutto una ventina di uomini di fronte ad oltre mille contadini armati di zappe. Non intimazioni, non squilli di tromba, nulla che possa dar parvenza di legalit
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