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Aggiornato: 26 giugno 2025


ma dimmi se tu l'hai ne la tua borsa>>. Ond'io: <<Si` ho, si` lucida e si` tonda, che nel suo conio nulla mi s'inforsa>>. Appresso usci` de la luce profonda che li` splendeva: <<Questa cara gioia sopra la quale ogne virtu` si fonda, onde ti venne?>>. E io: <<La larga ploia de lo Spirito Santo, ch'e` diffusa in su le vecchie e 'n su le nuove cuoia,

certo! andava egli borbottando negli intermezzi delle sue furie. Erano venuti soltanto per la cassettina d'ebano, quei carabinieri di nuovo conio. Ah maledetta lingua!...

Minori di peso, e quindi di più moderno conio, sono le monete che recano i nomi delle isole di Corfù, Cefalonia e Zante per le quali vennero battute nella veneta zecca. Ricordai più addietro come intorno al 1730, allorché lo zecchino si valutava in Levante a lire 33 di conto, le gazzette dalmato-albanesi andassero a 39 per marca di rame, ed avessero in conseguenza un peso di soli k. 29. 7/13 come i soldi pesavano k. 15. 1/26. Ed invero tal peso ricorre nelle monete ch'esaminiamo, la cui fabbrica è perciò a riportarsi agli ultimi anni di Alvise Mocenigo III.° o al breve ducato di Carlo Ruzzini. Questa posteriorit

Cosi` parlando il percosse un demonio de la sua scuriada, e disse: <<Via, ruffian! qui non son femmine da conio>>. I' mi raggiunsi con la scorta mia; poscia con pochi passi divenimmo la` 'v'uno scoglio de la ripa uscia. Assai leggeramente quel salimmo; e volti a destra su per la sua scheggia, da quelle cerchie etterne ci partimmo.

Non ebbi la risposta del conte Ippolito, e di sua moglie, quella del marchesino Alfonso.... A proposito, l'ho fatta di conio: che dir

Cosi` parlando il percosse un demonio de la sua scuriada, e disse: <<Via, ruffian! qui non son femmine da conio>>. I' mi raggiunsi con la scorta mia; poscia con pochi passi divenimmo la` 'v'uno scoglio de la ripa uscia. Assai leggeramente quel salimmo; e volti a destra su per la sua scheggia, da quelle cerchie etterne ci partimmo.

ma dimmi se tu l’hai ne la tua borsa». Ond’ io: « ho, lucida e tonda, che nel suo conio nulla mi s’inforsa». Appresso uscì de la luce profonda che splendeva: «Questa cara gioia sopra la quale ogne virtù si fonda, onde ti venne?». E io: «La larga ploia de lo Spirito Santo, ch’è diffusa in su le vecchie e ’n su le nuove cuoia,

ma dimmi se tu l'hai ne la tua borsa>>. Ond'io: <<Si` ho, si` lucida e si` tonda, che nel suo conio nulla mi s'inforsa>>. Appresso usci` de la luce profonda che li` splendeva: <<Questa cara gioia sopra la quale ogne virtu` si fonda, onde ti venne?>>. E io: <<La larga ploia de lo Spirito Santo, ch'e` diffusa in su le vecchie e 'n su le nuove cuoia,

e a dare ad intender quanto è poco, la sua scrittura fian lettere mozze, che noteranno molto in parvo loco. E parranno a ciascun l’opere sozze del barba e del fratel, che tanto egregia nazione e due corone han fatte bozze. E quel di Portogallo e di Norvegia si conosceranno, e quel di Rascia che male ha visto il conio di Vinegia.

Potrebbe forse taluno desiderare, che alcune parole si impiegassero nel render conto nell'arte dai nostri incisori adoperata nella fabbricazione di queste medaglie. Tali però essi fino dal suo principio si dimostrarono da non farne alcun calcolo per la storia dell'arte dell'incisione, ed anzi sembra che molti quella trascuranza vi ponessero, che nel conio delle monete in corso adoperavano. Quindi le imagini vi sono piuttosto schiacciate, che incise; nessuna variet

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