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Aggiornato: 5 giugno 2025


Sei tu? disse la Marangi. Immobile, ritta presso il davanzale della sua finestra, la signorina Sofia la guardava. E tu che fai, Laura? La maestrina sorrise, malinconicamente. Con gli occhi indicò gli scritti sparsi sulla tavola. Non vedi? Correggo compiti. Rimasero mute per un po' tutte e due, contemplandosi. Che fai? disse la Marangi. Nulla. Nulla? Troppo poco... Tu soffri.

Senz'accorgermene, almanaccavo anch'io intorno al dovere. Cioè? Pensavo che il dovere somiglia un poco ai còmpiti di scuola. Questi còmpiti c'è chi non li fa, chi li fa soltanto per , e chi li fa per e pei compagni. Così il dovere. Io per esempio sono convinto che quel Girolamo Bardelli lo faccia per e per tutti della famiglia. Ed è uomo capace di non parlarne mai. Al Lido.

Le altre pareti erano occupate, una dal camino colla rispettiva cassina per la legna, l'altra da una scrivania sulla quale i ragazzi facevano i compiti di scuola, quando il signor Dogliani non ci sedeva lui col suo librone dei conti. Il signor Dogliani era un uomo sulla cinquantina, taciturno, spesso accigliato, un po' scontroso.

All'infuori di questi còmpiti essenziali del reggimento, di servire cioè sui pubblici navigli, esso funzionava da centro d'istruzione e da istituto di collaudo dei materiali dell'arma.

Laura Marangi scivolò lentamente lungo la tavola, tornò a sedere al suo posto, riprese la penna e contemplò, muta, meditando, i suoi compiti. Gli occhi le si erano empiti di lagrime. Bagnò due o tre volte la penna, cercò uno degli scritti nel mucchietto che se n'era posto davanti. La mano e lo scritto, rimasero , immoti.

Si poteva beneficiare delle tradizioni e della pratica compiuta altrove, specie in Francia, dai corpi analoghi; costituire un prezioso ausilio per l'esercito veneto, oltre che quale organo tecnico anche come istituto direttivo, uniformandosi ai còmpiti che gli altri corpi del genio militare esercitavano altrove disimpegnando gli affici inerenti al servizio di stato maggiore .

Al movimento intenso di mente e di lavoro che gli imponevano i suoi compiti di riformatore religioso, di generale e d’uomo di Stato, Giuliano provvedeva con la sua facolt

Avendo Leonida compiti i tanti doveri di direttore dell'impresa, scendeva nel cortile, ma nel mettervi piede, qual fu la sua sorpresa vedendo tutto l'edificio illuminato dall'incendio e Cantoni solo nel mezzo che accorreva verso di lui eccitandolo ad uscire subito, perchè non v'era tempo da perdere. Veramente il fuoco progrediva spaventosamente tra il legname delle vecchie gallerie, e lo scroscio delle superiori cadendo in tizzoni sopra le inferiori gi

Loreta intanto attendeva ai lavori, e, solo quando questi erano compiti, esciva un po' dinanzi al portone, trattenendosi a respirare l'aria refrigerante della sera. Ma ritiravasi presto; quasi sempre prima che il professore fosse rientrato.

Ma noi? L'Europa? L'Italia? Non abbiamo doveri? Ci adopriamo a compirli? Davanti all'agonia convulsiva d'un popolo suicida, dobbiamo abbandonarci a uno scettico sconforto ch'è codardia, o raccogliere, a seconda delle nostre tendenze, un legato d'ira o d'insana paura da quel letto di morte a rischio di preparare fra noi la ripetizione degli orrori compiti altrove?

Parola Del Giorno

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