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Aggiornato: 31 maggio 2025
E il capo le si agitò sul guanciale, e le mani brancicarono più irrequiete sulle coltri. Si calmi, cara Luisa, soggiunse la suora; il bambino è di l
La piccola Musette, con un salto improvviso, le era arrivata dietro le spalle, poichè Lalla stava a sedere sul letto, e leccavale il collo, la faccia, le orecchie, facendola gridare dal solletico e dal piacere, finchè la fanciulla, presa la cagnolina, si rannicchiò con essa sotto le coltri, mordendola alla sua volta, e soffocandola quasi, tanto la stringeva forte contro il petto.
Violetta pure si ebbe, durante la notte, il suo incubo. Le sembrava che le Furie, strappate le coltri, la trascinassero per la treccia, intorno alla Camera. Svegliatasi alfine a giorno fatto, chiamò i suoi, che la trovarono inquieta e lievemente febbricitante. Ma, un cordiale, ed un po' di riposo ancora, Violetta si ristabilì in breve, senza l'opera di sanitario.
Bortolo era corso innanzi ad aprire le finestre, per lasciar entrare la luce; il visitatore si era fermato sul limitare, tenendo pronto un sorriso di saluto, e sul lettuccio in fondo alla camera un giovane pallido e bruno si era tirato mezzo il corpo fuor delle coltri, portando una mano agli occhi e facendo cenno coll'altra a Bortolo perchè non aprisse tanto le imposte.
Così parlando, egli uscì, serrò la porta colla massima cautela, e in punta di piedi per paura di recarmi disturbo, se ne andò queto queto alla sua camera. Un vero scimunito! pensai io ravviluppandomi fra le coltri; ma pure, con un po' di pazienza, ne farò un domestico tollerabile. All'indomani, mi svegliai verso le otto. Tendo l'orecchio, non odo rumore nella casa. Che colui dorma ancora?
Il giovinetto se ne andò a casa in quello stato di piacevole turbamento che accompagna di solito il nascere d'una passioncella amorosa. E raccolto sotto le coltri nella fida compagnia di sè medesimo, sognò la gentile apparizione, in cui trovava per allora un conforto a quel disinganno che aveva sofferto colla marchesa di San Ginesio.
Mi piegai, misi l’occhio alla serratura; ma per la disposizione dei mobili nella stanza non potevo riuscire a vedere che una finestra chiusa, il lavabo, una poltrona e solamente un pezzo del grande copripiedi rosso. Vedevo però assai bene, sotto le coltri, la forma del corpo di Odette, dalle ginocchia in giù, muoversi...
Io che a Milano m'immaginava queste montagne come le gelide regioni del polo nord e del mar glaciale, fui ben sorpreso la prima sera del mio arrivo di trovare la temperatura del Senegal, andando a letto tanto caldo che soffiavo come un mantice, e non potevo sopportare le coltri.
Il signor Aurelio le tolse poi le vestine, e la mise sotto le coltri; dicendole che stesse buona e dormisse. Ella dormiva. E lui guardava con occhi di infinita domanda quella strana imagine che era sopra il letto: Maria Vergine, vestita di azzurro, con gli occhi in su, sopra un arco di stelle! Quella lì mormorò il signor Aurelio è destinata a correggere i tremendi decreti di Dio o della Natura.
«Sono finalmente a casa mia, dopo due mesi d'assenza, e ti confesso che ci sto bene. Come dopo una notte di festa si sente il piacere di rannicchiarsi sotto le coltri, io provo ora la dolcezza del riposo. Ti parr
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