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Chi potrebbe descrivere la bellezza di quei luoghi quando tramontava il sole! quel bosco fantastico quando vi batteva il lume della luna! la pianura immensa e le montagne coperte di neve, nelle notti serene! i grandiosi contorni di quelle mura enormi, di quelle superbe torri, di quegli alberi smisurati, sul cielo tempestato di stelle! lo stormire prolungato di quei mucchi immani di verzura che riempiono le valli e coprono i fianchi delle colline, quando soffiava la brezza!

Il granito delle grandi pareli dei bacini e dei docks viene dal Tandil, dove braccia italiane lo strappano alle colline, lo spezzano, lo sagomano, lo trasportano.

Gli tremavano le gambe, il terreno gli cominciò a girare sotto gli occhi, poi tutto all'intorno gli alberi vicini e le colline lontane; e finì anche lui col cader per terra, senza dir motto, lungo disteso. Aimoni ebbe forata una spalla parte a parte, e rimase a letto per una quarantina di giorni; ma dopo potè dire d'averla scappata bella, che i medici, dapprincipio, lo davano come spacciato.

Sprona, Omar, sprona! gridò ancora una volta l'almea tempestando il cavallo coll'impugnatura dell'jatagan. Erano giunti allora ad un trecento passi dalle colline e gi

Verso il tramonto partimmo da Mechinez e camminammo per due ore a traverso la più bella campagna che abbia mai visto in sogno un paesista innamorato. Vedo, sento ancora la divina grazia di quelle colline verdi sparse di roseti, di mirti, di leandri, d'aloè fioriti; lo splendore di quella citt

La casa era più grande, il possesso più esteso e più ricco; l’aspetto della pianura era meno pittoresco delle colline di Brianza, ma l’orizzonte più ampio ed aperto, la campagna bagnata da acque correnti, e l’aria pura ed elastica che viene dalle Alpi e passa per l’immenso letto del Piave apporta la salute, esilara lo spirito, ed eccita l’appetito.

Lascio la mia terra perchè lassù in riva al Tevere si combatte e si muore... lascio Pozzallo e le mie care colline perchè onore e dovere mi chiamano... lascio gli oggetti a me più cari... voi... Eloisa... amici e compagni... perchè non di soli studi di solo amore debbo vivere... oggi il vero patriota impugna le armi per essere libero e sapiente domani! E partite?... Domattina.

Dopo qualche giorno ancora non si parlavano più... lui più non si fermava a farle contemplare il mare ampio e il serto verdeggiante delle colline; lei più non lo faceva arrabbiare pel suo colore politico; ma, quando la fanciulla alzava gli occhi lentamente e li teneva fissi negli occhi di Giorgio, nell'azzurro profondo di quelle lunghe occhiate egli dimenticava tutto il passato in un'estasi nuova, sognando gioie serene, purissime.

Era una sera d'autunno; sulle cime e sul pendio orientale dell'Apennino fioccava la neve. Nel cielo non si scuopriva una nube, perchè opaco plumbeo e grigio dal riverbero delle argentate colline. Il soffio temuto della Bora¹ udivasi come un lamento della sventura tra le secolari piante della foresta.

La bandiera azzurra col dado bianco salì lentamente in cima all'albero; la cannonata rimbombò, ripetuta dall'eco per la cerchia delle colline. Da una manica a vento emerse la testa affumicata di un fochista, il quale domandò a un gruppo di marinai confabulanti: Neh, ched'è? Zitto voi! ingiunse l'ufficiale. E voialtri, ai vostri posti! Ma l'agitazione, repressa in quel punto, si diffuse altrove.