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Aggiornato: 19 luglio 2025


Il collegio è un'immagine viva della societ

Quando fuor giunti, assai con l'occhio bieco mi rimiraron sanza far parola; poi si volsero in se', e dicean seco: <<Costui par vivo a l'atto de la gola; e s'e' son morti, per qual privilegio vanno scoperti de la grave stola?>>. Poi disser me: <<O Tosco, ch'al collegio de l'ipocriti tristi se' venuto, dir chi tu se' non avere in dispregio>>.

Un bel giorno la Camera fu sciolta, e il paese ebbe la gioia delle elezioni generali. Era il redde redde rationem per l'onorevole Ariberti, che dovette andare, immaginate con che gusto, nel suo collegio, per farsi vivo cogli elettori. La marchesa aveva promesso di scrivergli, se non ogni giorno, almeno tre volte la settimana. Ma furono invece tre lettere in un mese.

Tutto il circolo femmineo che la stava ascoltando la guardava con ammirazione. Così i giovani impongono ai vecchi i nuovi usi e costumi, e portano dal collegio alla casa ed alla societ

Per non entrare in campo per , come una bomba, zia Marta prese l'aire di lontano, cominciando con chiedere notizie della signora Lena, informandosi del tempo che aveva lasciata la casa per entrare in collegio. «È andata via che sar

«Ed infatti riescì a mantenermi tutto quel tempo in collegio, senza farmi sentire la menoma privazione, senza farmi sfigurare presso le compagne; e, dal canto suo, non fece mai l'ombra d'un debito. Forse le privazioni, povero babbo, le imponeva a stesso; ed il mio benessere era il frutto de' suoi sacrifici.

La Luisa, a buon conto, fece la prima supposizione, e rispose non arrossendo e con una specie di impertinenza: Sono stata a Parigi! E lei, dove va con quel fagotto? Eh, sa bene! Le solite miserie. Vado a mettere in collegio un po' di roba, perchè è bene che impari anche lei a stare al mondo.

Bene, ! disse ghignando. Ti aspetto al giudizio di Dio, Alberto Nori. Io ti ho fatto il più fiero oltraggio che possa un uomo: tu mi hai percosso... qui sulla fronte... Per questo non c'è perdono, non c'è oblio... Tu mi devi odiare, io ti odio... Ti odio fin da quando eravamo in collegio... Gi

Il 17 dicembre del 1785 il Segretario del Senato La Placa intascava un regalo in moneta corrente di tre onze per una consulta favorevole da lui presentata al Pretore sopra un memoriale del Collegio³⁰¹. Il La Placa, uomo saputo nelle patrie istituzioni, riceveva egli il premio d’una giustizia dovuta o d’una ingiustizia indegnamente provocata?

A Livorno gli ufficiali del Governo andavano dicendo agli elettori: «e' buttano via i voti, tanto deputato ei non può escire, non comparendo su la lista degli elettori»; facendo frutto dissero e stamparono, che il Guerrazzi aveva scelta la rappresentanza di Rosignano, suo antico collegio.

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