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Aggiornato: 8 giugno 2025
E fu ancora Ercole che rispose; la sorella taceva e mi guardava, e pareva non avere inteso la mia domanda. In questa una voce rauca chiamò dalle scuderie. Ercole prese per mano la sorellina; e questa si lasciò condurre come cosa inanimata, ma senza staccare tuttavia gli occhi da me, e salutandomi colla mano. Povere creature! Il cocchiere mi udì. Povere creature davvero, interruppe.
Da quel giorno alla villa tutto parve mutato: i servitori non si vedevano quasi più, le finestre rimanevano chiuse al bel sole di primavera, e dentro il silenzio era anche più tetro. Giuseppe, il vecchio cocchiere, rimaneva quasi tutta la giornata nell'altro caseggiato delle stalle, ove il cuoco e i giardinieri andavano a trovarlo parlando a bassa voce, giacchè la coscienza di quel disastro era uguale in tutti. La casa andava in isfacelo. La signora Bice non avrebbe potuto sopravvivere alla perdita del bambino: e dopo? come finirebbe? Essi amavano gi
«Un cocchiere, sur un coupé, aspettava. Madama
Le sue, per altro, erano apparizioni brevi e assai rare. In quell'ora, di solito, Lalla andava a fare una gita in carrozza colla mamma, con Giorgio e colla miss, E fu in una di queste scarrozzate che Maria fu a un punto di tradirsi, e proprio per un altro capriccio di Lalla. Il cocchiere, che sceglieva lui le passeggiate a suo talento, quel giorno era andato a finire verso il Poggio dei Platani.
In fatti, quando aveva saputo dell'amore di Adele, aveva interrogato il cocchiere per veder chiaro nella cosa e per interesse della giovine, che era in casa da parecchi anni.
Le terme, signori, dice a un tratto il cocchiere. Una gran muraglia nera e una gran porta son tutto quello che mi ricordo della parte esterna. Il primo momento in cui ci si trova davanti a qualche cosa, di straordinario e di grande non resta mai distinto nella memoria.
Poi alzò gli occhi al balcone e vide la faccia turbata di Nancy e la frenesia di dolore che contorceva il piccolo viso di sua figlia. Non fece che un cenno colla mano, e ripartì, portando via con sè la bambola morta. Passava una carrozza ed egli la fermò. Disse al cocchiere: La Condamine. E in fretta! I due cavalli fini e nervosi partirono al gran trotto.
Rechiamoci alla chiesa di S. Antonio presso le terme di Diocleziano, dove si dirigono in lunga fila cavalli bardati in varie fogge, dove potremo ammirare le carrozze del papa e la sua bella mula bianca, e lo stupendo equipaggio del duca Boncompagni-Ludovisi tirato da sedici cavalli, che l'abilissimo cocchiere guida da solo stando in serpa.
Ma i fastidi del buon intendente non eran finiti. Il Duca gli fè segno d'accostarsi, e gli disse abbassando la voce: Caro signor Damelli, ella ha l'incarico di pagare a quel ragazzo il valore della cavalla e di farla condurre stasera in scuderia. Avanti ordinò poscia al cocchiere; e la carrozza si mosse in mezzo ai saluti ossequiosi dei dipendenti.
A terra! sangue.... a terra! s'udì a urlare, e cinque malandrini in sull'arma si sbucarono dalla macchia come cinque insatanassati. Il cocchiere, cambiato nel volto, fermò i cavalli bruscamente.
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