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Udire questo nome, aggrottare le ciglia, farsi indietro un passo; fu pel padre Anacleto un solo atto. E appuntando l'indice della destra nel signor Fedele. «E tu, sclamò dovevi risponderle, che se suo figlio vuole una moglie, se la vada a cercare nelle terre di Calvino, di Lutero, in Turchia....! «Turchia? disse il signor Fedele o che è questo, ch'ella mi fa tremare le gambe?

"La face della discordia arde tra loro, continuò Volfango: le dispute di religione cangiate in aspre risse hanno fatte impugnare le armi agli abitanti delle Elvetiche valli, e le nuove dottrine si spandono col sangue e colle stragi. Zuinglio combatte Lutero, ed un nuovo riformatore, Calvino, si oppone ad entrambi. Berna e Zurigo, le più potenti, hanno distrutte ed arse tutte le sacre insegne del Cattolicismo: Lucerna, Svitz, Uri ed Underval, fide ai precetti di Roma, si danno mano per sterminare l'eresia. Uomini stranieri di varii partiti aizzano l'ire soffiando nelle fiamme dell'odio e della vendetta; intanto Carlo rammenta l'antica potenza de' Duchi d'Austria in quella terra, e la Francia non dorme: e voi, siatene gioioso, o Castellano, poichè soccorsi d'uomini d'oro più da col

Qui il signor generale ingrossava la voce, per rifare il discorso del personaggio aneddotico allora allora evocato: «Venite voi Lutero, voi Calvino e voi Melantone; venite davanti al mio tribunale di giustizia ad esporre le vostre perverse dottrine. E che?... non venite?... Dunque avete torto. Ed ecco o signori, vittoriosamente combattute le dottrine degli empi. Non osano presentarsi, arrossiscono, tremano, si nascondono. Ma contro il sole della verit

Del che, indispettito, voltò loro le spalle, pronunziando certi versetti d'improperio che corrono fin oggi per le bocche di quei terrazzani. Di ciò io non trovai monumento: pure la tradizione deve avere qualche fondamento . Ben è fuor di dubbio che Calvino, verso il 1535, visse sconosciuto alla corte di Ferrara presso la duchessa Renata di Francia, scolara sua di religione, e non pochi guadagnò.

Lutero e Calvino gli avevano soli resistito trionfalmente, e nullameno Roma andava ancora riguadagnando con lenti ed assidui approcci le provincie della insorta Germania. Roma non aveva mai perduto. Adesso nel suo regno peggiore che ai tempi del Petrarca e di Lutero, nella confusione del sacro col profano, affermava come ultima espressione religiosa la necessit