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Aggiornato: 3 giugno 2025


Di tutte queste dote s'avvantaggia l'umana creatura; e s'una manca, di sua nobilita` convien che caggia. Solo il peccato e` quel che la disfranca e falla dissimile al sommo bene, per che del lume suo poco s'imbianca; e in sua dignita` mai non rivene, se non riempie, dove colpa vota, contra mal dilettar con giuste pene.

O Alberto tedesco ch'abbandoni costei ch'e` fatta indomita e selvaggia, e dovresti inforcar li suoi arcioni, giusto giudicio da le stelle caggia sovra 'l tuo sangue, e sia novo e aperto, tal che 'l tuo successor temenza n'aggia! Ch'avete tu e 'l tuo padre sofferto, per cupidigia di costa` distretti, che 'l giardin de lo 'mperio sia diserto.

Se crolla il trono, Caggia anche l'ara: o tutto, o nulla! E il dito Di Dio non temi? Il Dio che adoro è fatto Ad immagine mia!

O Alberto tedesco ch’abbandoni costei ch’è fatta indomita e selvaggia, e dovresti inforcar li suoi arcioni, giusto giudicio da le stelle caggia sovra ’l tuo sangue, e sia novo e aperto, tal che ’l tuo successor temenza n’aggia! Ch’avete tu e ’l tuo padre sofferto, per cupidigia di cost

Cosí questi cotali sonno beati per l'unione del sancto desiderio loro in me, come decto è, vestiti della dolce mia volontá; e dolorosi sonno per la compassione del proximo e per tollersi delizie e consolazioni sensuali, affliggendo la propria sensualitá. Per che modo si debba reprendere el proximo, a ciò che la persona non caggia in falso giudizio.

Oh fatica inestimabile, avere con cosí sospettoso animale a vivere, a conversare, e ultimamente a invecchiare o a morire! Chi dubita che della sua donna, che ella sia bella o non bella, non caggia il giudicio nel vulgo?

«Giusto giudicio dalle stelle caggia Sopra il tuo sangue, e fie nuovo et aperto Talchè il tuo successor temenza ne aggiaDante

Di tutte queste dote s'avvantaggia l'umana creatura; e s'una manca, di sua nobilita` convien che caggia. Solo il peccato e` quel che la disfranca e falla dissimile al sommo bene, per che del lume suo poco s'imbianca; e in sua dignita` mai non rivene, se non riempie, dove colpa vota, contra mal dilettar con giuste pene.

E cosí per questo modo spesse volte cade in pena e in tedio, e diventane incomportabile a se medesimo; e cosí offende il suo stato perfecto e non se n'avvede, che vi caggia dentro la puzza della superbia; ed ella vi giace, però che, se ella non vi fusse, ma fusse veramente umile e non presumptuoso, vedrebbe col lume che Io, dolce e prima Veritá, do stato e tempo e luogo e consolazioni e tribulazioni secondo che è necessitá a la salute vostra ed a compire la perfeczione ne l'anima a la quale Io l'ho electe.

E fa in questo l'autore debita comparazione: percioché, quantunque, peccando mortalmente, nella infernal morte si caggia, nondimeno è questa morte in tanto simile al sonno, in quanto l'uomo si può da essa destare mentre nella presente vita dimora, come nel principio del seguente canto mostra l'autore d'essere stato desto, ma da grave tuono; la gravitá del qual tuono possiam dire essere stata alcuna di quelle cose, con le quali davanti nel principio del primo canto del presente libro dicemmo che Domeneddio toccava i peccatori con la grazia operante, quando in alcuno la mandava.

Parola Del Giorno

s'alceste

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