Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 2 maggio 2025


Da qualche tempo i pochi amici canzonatori notavano che il solitario ortolano del Pioppino faceva degli sforzi straordinari per essere bello ed elegante. Ezio Bagliani, che tra i burloni era forse il più feroce, voleva vedere in certe scarpe alla polacca che il Cresti portava con ostentazione, una specie di dichiarazione per la bella sua cuginetta che abitava al Castelletto. Altri nelle doppie suole e nei talloni alti di quelle scarpe volevan vedere lo sforzo d'un uomo corto di gambe per sollevarsi di qualche centimetro sul livello normale del lago. Cresti lasciava dire e si limitava a sogghignare di quel sorriso muto, che gli irritava le mandibole sporgenti senza arrivare a muoverle: o digrignava i denti o si lasciava trascinare a pungere il suo tormentatore col puntale dell'ombrello eternamente chiuso. In fondo sentiva che tutti gli volevan bene e che in un momento grave sapevan far conto dell'ortolano del Pioppino. Ezio Bagliani, per esempio, il più dissipato di tutti, aveva più d'una volta ricorso all'aiuto segreto di Beniamino Cresti, quando nelle sue strettezze di studente, non osava affrontare la faccia dura di pap

Nella folla, poi, durante lo spettacolo, seguono mille avvenimenti. Di tratto in tratto scoppia una rissa fra due spettatori. Pigiata com'è la gente, qualche bastonata tocca ai vicini; i vicini dan di mano ai bastoni e picchiano anch'essi; il circolo delle bastonate s'allarga, la rissa si estende a tutto lo scompartimento della gradinata; in pochi momenti, cappelli in aria, cravatte in brani, visi sanguinosi, grida da intronare il cielo, tutti gli spettatori in piedi, le guardie in moto, i toreros, di attori, divenuti spettatori. Altre volte è un gruppo di giovanotti burloni che si voltan tutti insieme da una parte gridando: "Eccolo l

Ma, finalmente, le fu mandato anche il certificato d'ammissione all'ospedale, e vennero presto anche du' omini colla barella a prendere l'Agnese. Nel distendere sul lettuccio il misero corpicciuolo della ragazzina, que' due burloni, grossi e tondi, si misero a sorridere: «C'era pericolo che si perdesse nella barella, tanto era piccina

Che burloni!... Ah, l'avete concertata graziosa, ah! ah! potete vantarvene.... ah! ah!... Cara, quella storia del piedino: ben ideata!... e quel birbaccione d'avvocato! che muso duro, quello !... Natalina, poi, è nata apposta per immaginare farsette di questo genere!... E io, imbecille, che ci son cascato!... Sicuro; tu, imbecille, che.... ah! ah!

Dopo cena continuarono a letto le più pazze risate per uno schioppettio di motteggi di codesti due uffiziali burloni a tutte spese del Gallenga. Ma ecco d'improvviso ci sentiamo diabolicamente abburrattati, con cigolìo di porte, di stipiti, di travi e di muraglie. Io caddi dal letto; Gallenga n'era sceso, e barcollando come briaco, sillabò: Il terremoto! I sussulti e le oscillazioni perseveravano.

La scaltrita contessa voleva con tutti que' vezzi accattarsi la benevolenza del vecchio marchese, e la sua perorazione era tale da farlo andare in brodo di succiole. Era un ridevole personaggio, quel marchese Onofrio De' Carli, o marchese Tartaglia, come gli si diceva alle spalle da certi burloni. Da giovine aveva fatto il vagheggino, e perseverava ancora, come se gli anni non fossero venuti.

Cercò di padroneggiare stesso, mise un freno alla voglia pazza che aveva di menar le mani, e scoppiò in una risata che scosse l'animo di Serena, e vi ravvisò la speranza non ancora morta del tutto. Via questa volta gliel'avevano data a bere troppo grossa: che burloni! lo sapevano con chi avevano da fare! E questo avviene quando s'è credenzoni di soverchio.

Ma la notizia che un «monsieur» non trovava più la moglie, messa in moto dai due burloni, aveva gi

Parola Del Giorno

1134

Altri Alla Ricerca