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Conoscendo sua moglie inetta a tutte le faccende domestiche, confondeva la padrona di casa colla madre, e pensava che una donna incapace di preparare una bevanda, non poteva essere capace nemmeno di assistere con intelligenza la sua bambina ammalata, e la rendeva ingiustamente responsabile dell’esito della malattia.

Dava un calcio alla tavola, e cibo, bevanda, stoviglie, ogni cosa gettava rovesciata sul pavimento: sorgeva; aveva la guardatura terribile, il viso acceso, la persona in atto di offendere. Guai al pellegrino, se lo avesse giunto, che non avrebbe avuto altro bisogno di medico per finire la vita.

Ahi!... L'acqua guasta tutto! Persino il vino buono! La bevanda fu insipida te ne chieggo perdono... Vuoi un'altra novella? La leggerai fra poco. Bada!.. Non riscaldarti!.. Ha per titolo: Fuoco! Milano, 1875. Era sera e pioveva.

Io tremavo, al sentire mani unghiate di ghiaccio pettinarmi a piccoli strappi i capelli, che mi stavano ritti sulla testa! La mia Anima accanto a me, sommersi gli occhi nel sogno, borbottò, come una mendicante allucinata: Vedi? Questa bevanda ha la soavit

CAPPIO. Eccolo, che star mirando. LARDONE. Miro questo mirabil vino come schizza, brilla e saltella da se stesso; mostra la schiuma, poi la risolve in perle grandi, poi in piú picciole e le picciole in nulla. O che bevanda celeste piú che nettare e pania che inveschia! PEDANTE. Accelera il bere.

Falco prese una delle tazze offerte da Orsola e la presentò a Gabriele, che fingendo di delibarla la ripose; il montanaro tracannò all'incontro la sua d'un sorso solo; riconfortatosi appena con quella bevanda lo stomaco, s'alzò in piedi d'un balzo, perchè s'intesero i tamburi della Fortezza suonare la seconda chiamata: "Oh che fretta! veniamo, veniamo: attendetemi un momento, signor Gabriele: vado a prendere il moschetto e due buoni pugnali e partiremo" Così dicendo recossi nella camera vicina preceduto da Orsola col lume.

Carlotta le pose innanzi la tazza che aveva sempre tra mano. Beva! Che cos'è quella bevanda? dimandò la marchesa. Gli è sempre quel calmante che il dottore ha ordinato si ripetesse, perchè dice che le fa tanto bene. La testa della vecchierella s'agitò in un modo assai vivace, e la sua vocina si fece tutta irritata.

Allora il Conte Raimondo, tolto per mano il pellegrino, lo condusse nei più riposti appartamenti; e fattolo ristorare di cibo e di bevanda, vedendolo stanco, non volle per quella sera trattenerlo in più lunghi discorsi, ma comandato che gli si preparasse una fresca cameretta, quivi lo lasciò a riposare, e ritornò alla festa.

Nulla, replica precipitosa Beatrice; poi si ferma sopra un punto, che la memoria parve presentarle luminoso; ma fissatolo appena, si ecclissò; ond'ella umiliata, a voce via via più spenta aggiunse: Nulla... nulla... Ebbene, dunque, animo! leviamoci presto da questa mensa dove i cibi sono cenere, e bevanda le lacrime... Ma il modo, Padre mio, ma il modo... oh!

61 la man gli prese, quando a punto dava la tazza dove il tosco era celato, dicendo: Ingiustamente è se 'l ti grava ch'io tema per costui c'ho tanto amato. Voglio esser certa che bevanda prava tu non gli dia, succo avelenato; e per questo mi par che 'l beveraggio non gli abbi a dar, se non ne fai tu il saggio.