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Aggiornato: 12 maggio 2025
Mi avvio, tagliando il monte a mezza costiera, e via via risalendo fino ad afferrarne la vetta, donde mi faccio a guardare d'ogni banda, e a porger l'orecchio. Nessun rumore; il luogo è deserto; deserte le valli all'intorno. Fo il giro del santuario, non aspirando a guadagnare nessuna indulgenza, e non vedo anima nata. È stato dunque un vano presentimento il mio? Scendo, un po' avvilito, giù dalla ripa alta, in mezzo al bosco dei castagni; e di l
Fit Debbeud fece legare i mahari in cerchio obbligandoli a inginocchiarsi, pose due uomini di guardia accanto ad essi, e col rimanente della banda si spinse fino nei dintorni del campo egiziano e precisamente dietro ad un macchione d'acacie gommifere, dove potevansi imboscare e saltare addosso ad Abd-el-Kerim appena che fosse vicino.
La banda componevasi di una dozzina d'individui; più, quattro scimmie, due orsi, una ventina di asini, tre cani e lo zio Tob il quale era il proprietario, il principe, il papa, il padre, il padrone, il tiranno di tutta quella roba. Dond'e' venivano? Essi arrivavano: ecco tutto! L'industria ch'esercitano gli zingari nella Bassa Italia è complessa.
Gino, allegro e superbo della sua piccola audacia, vogava arditamente, contemplando la fanciulla, che stava seduta a poppa, con una mano penzoloni fuori del capo di banda, sfiorando l'acqua fresca col sommo delle dita e segnando lo specchio azzurro d'una piccola striscia d'argento. Voi siete Minerva, o la saviezza incarnata; disse Gino alla fanciulla.
I nemici entravano dunque allora dall'altra banda? E non si poteva opporre sorpresa a sorpresa? Le scale c'erano, e per afferrare una finestra del primo piano non ne occorreva che una. Su dunque; egli al secondo, con pochi seguaci; il rimanente della compagnia, sotto il comando del Cappa, si sarebbe introdotto da quella finestra nel primo.
Quando Vincenzo Yanez giunse in aiuto dell’almirante, l’albero di maestra era stato troncato; ma il naviglio non galleggiava altrimenti; peggio ancora, si era mezzo sfasciato sul fianco; poco dopo, era andato alla banda. Per fortuna dell’equipaggio, il tempo era buono.
Correvano, anche per Rignano e gli altri luoghi vicini, voci sull'irruzione di 200 napoletani, e di una banda reazionaria che, movendo da Corneto, si preparava a passare il fiume. Qualcuno assicurava anche di aver visto la truppa, e si temevano eccessi, come nel napoletano. Anche il mio vetturino si impensierì e decise di accorciare la tappa giornaliera, fermandosi a Civita Castellana.
Poi Adolfo apprese la notizia del suo ritorno, e ne fu percosso come da un gran colpo; il ritorno scombuiava tutte le visioni fantastiche. Era un pentimento? Era una sconfitta? Era una sosta? E i pettegolezzi incalzavano; il conte l'aveva abbandonata, l'aveva gettata da banda, come un cencio. Tornava povera come prima, e non era più come prima....
La fiera di beneficenza ci porta via tre ore buone. Oramai non ne possiamo più. Siamo in moto dalle nove del mattino; sentiamo il bisogno di sedere, e non per pochi minuti. Inoltre, lo spuntino del mezzodì non ha fatto altro che aguzzar l'appetito. Gli "artisti" lasciano il teatro delle loro glorie alla vigilanza del segretario comunale, e vanno a desinare all'osteria, piuttosto male, ma non senza buon condimento d'allegrezza. Poi, tant'è, vogliono dare un'ultima occhiata alla fiera, contendersi gli ultimi doni, sentire le ultime suonate della banda di Dusiana. Tutto è venduto, portato via alla fortuna del polizzino; restano i banchi vuoti e la cassa piena. Si son fatte seicento novanta lire; paion poche, e si arrotonda la cifra, quotandoci in parecchi per aggiungerne dieci. S'intende che sono settecento lire nette, da consegnare alla direzione dell'Asilo. Le spese le abbiamo fatte noi villeggianti, così per la banda di Dusiana, come per l'arredamento dello stabile e per l'ordinamento della fiera. Dei doni per la lotteria, i due terzi sono stati regalati dalla contessa Quarneri. Sia detto a sua lode; non diventer
DULONE. Per certo che dite bene. CAPITANO. O Dio, e perché non compaiono su la piazza dieci compagnie tedesche in ordine con loro coscialetti, altrettante di svizzeri o di borgognoni con una banda di cavalli, per ficcarmi in mezo a loro e sbramar il digiuno c'ho di carne e sangue umano, e sfogasse cosí l'amore e la gelosia?
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