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Aggiornato: 27 giugno 2025
Il corpo roseo tra la pelurie bianca dell'accappatoio sembrava chiamar quei fantasmi, nascenti dalla mollizie del bagno, ridenti nel gorgogliare delle acque, un istante prima così funeste e minacciose.
Il passo rapido dei primi veniva sentito dagli ultimi e le punte delle scarpe di una fila andavano sul dorso delle scarpe di un'altra. Da questo bagno al Castellaccio c'erano, su per giù, tre chilometri. Era una strada malagevole che si ascendeva sudando come bestie, sotto un sole di giugno che scottava fin negli occhi. Perdevamo la lingua come i cani.
Delle massicce porte corazzate di ferro, armate di gattaruole ove vigilava un aguzzino, erano praticate dai due lati della sala, l'una che si apriva al di fuori, l'altra nel bagno. Il luogo era vuoto, di guisa che Concettella si trovò sola. Ella attendeva con ansiet
Forse il bagno all'alba, la doccia a spilli, la sem-immersione ghiacciata?.. E perchè no?
Marchesa, prendo il cappello, per non essere obbligato a rispondere alla mia domanda. Oggi il mare ci fa un regalo. Strozzati lì in un canale della scogliera, si contorcono cinque o sei foglietti di carta. All'ora del bagno li vedevamo galleggiare, lucidi abbaglianti: stasera ci portano i numeri del lotto? Peschiamoli e vediamo. È carta scritta.
Eravamo in sette in una stanzuccia dove a mala pena ci si poteva rigirare in tre! la grotta di Monsummanno era al paragone una cantina in tempo d'estate! mai bagno a vapore ha ottenuto l'efficacia diretta che produceva in noi quell'ambiente! i nostri abiti e le nostre camice sembravano inzuppate nell'acqua: se le autorit
Parlava ancora, sotto voce, con una grande dolcezza, che ella io interruppe: Sì, è vero, è giusto!... Grazie, padre; grazie del bene che mi avete fatto.... E potrò ancora ricorrere a voi? Ogni volta che ne avrai bisogno. Ella restò ancora un poco in orazione; poi si levò, traversò lentamente la chiesa, bagnò le dita nella pila dell'acqua santa, si curvò ancora voltandosi, ed uscì.
Davanti al letto, nell'alcova che non aveva il mio specchio, il mio lavabo, le mie fiale, il mio bagno, mi sentii infantilmente perduto, solo e triste. L'antipatia di quei particolari sarebbe stata così presto vinta, se Laura ci avesse raggiunti! Perchè io l'amava ora, senza il menomo dubbio.
Poi, anch'egli prosteso al suolo, la baciò in volto, e glielo bagnò di lacrime e di sangue. Quindi baciò i figli ad uno ad uno, che gli si strinsero addosso cercando ritenerlo con le infantili loro mani, e mettendo guai così pietosi, che spezzavano il cuore. Addio... figli miei, diceva il misero tra un singulto e l'altro addio; ci rivedremo in paradiso.
Don Giovanni spinse l’uscio socchiuso ed entrò nella prima stanza, poi entrò nella seconda, poi nella terza; fece il giro di tutto l’appartamento, a passi concitati; si fermò nella piccola camera del bagno. Il silenzio quasi lo sbigottì; un’angoscia enorme gli prese l’animo.
Parola Del Giorno
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