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Essi non avevano idea veruna di Petrarca, di madonna Laura, di Cola di Rienzo, di Giovanna di Napoli; sapevano però che quelle mura avevano albergato Papi e potevano credere che anche attualmente un Papa era in certo modo prigioniero della Francia, e che si andava dicendo potesse venire condotto in Avignone.

Pertanto al principio di luglio del 1341, colle lettere che in diligenza spacciavano da Avignone gli ambasciadori milanesi per mezzo di Pedrocco da Gallarate, il signor Luchino riceveva un biglietto di Ramengo, che noi riporteremo tal quale l'abbiamo tratto fuori dagli archivj segreti. Magnifico Domno Luchino

In così funesto punto giunse in Avignone Ramengo, e si presentò al Pusterla come ad un amico. In fatti egli era un antico fedele di sua famiglia, legato ad esso dal benefizio: era stato lo sposo di quella Rosalia che, se egli non aveva amata d'amore, aveva però tanto compatita; le enormit

I Romani mandarono un'ambasceria a Clemente VI per sollecitarlo a voler far ritorno a Roma; trovavasi fra i legati Cola. Fu appunto in Avignone che Petrarca lo conobbe.

Il suo successore Gregorio XI fu l'ultimo papa in Avignone.

Egli, difatti, riuscì a riconquistare al patrimonio di S. Pietro le provincie perdute, meglio di quanto non abbia saputo fare, a' giorni nostri, il generale Lamoricière. Roma stessa piegò davanti a quell'energico spagnuolo, e fece ritorno al papa. Innocenzo VI morì in Avignone il 12 settembre 1362.

Questa alluvione precedè il più grande avvenimento dell'epoca, il ritorno dei papi da Avignone sotto Gregorio IX. Dal secolo XV, e precisamente dal 25 Novembre 1415, possediamo la esatta e completa serie cronologica delle inondazioni, fino ai nostri giorni.

Quando si visita Avignone, sotto l'impressione di simili atrocit

Avignone, costretta da Ludovico VIII nel 1226 ad arrendersi, rimase ancora una volta soggetta ai conti di Tolosa ed a quelli di Provenza. Ma in forza dei patti della pace di Parigi, Raimondo aveva dovuto concedere la mano della sua figliuola ed erede Giovanna ad Alfonso di Poitiers, fratello del re.

Il popolo si commosse; la regina fuggì in tutta fretta a Napoli, dove si rinchiuse nel suo palazzo; la voce pubblica l'accusò di aver ucciso il marito, o, per lo meno, di essere complice dell'assassinio di questo. Ebbero luogo processi ed esecuzioni per ordine tanto di Giovanna, quanto del legato pontificio, che non si tardò a spedire da Avignone.