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Aggiornato: 24 giugno 2025
Massimo dovette partire per il Veneto, e partì, lasciando nelle mani della bella Vincenzina il suo cuore. Se una palla austriaca non la faceva finita, egli sperava di tornare almeno capitano. La sua sposa l'avrebbe conquistata sul campo di battaglia.
Il testo francese fu pubblicato in Parigi, Laisné, 1846, e la traduzione italiana, ivi 1847. È un libro ormai rarissimo, perché le copie venute in Italia furono quasi tutte confiscate dalla polizia austriaca, e però ci proponiamo di ristamparlo quando che sia in questa nostra Biblioteca storica del Risorgimento italiano.
Pensa, una nostra mitragliatrice tirava su una mitragliatrice austriaca che tirava su una nostra mitragliatrice! Una nel culo dell'altra. Tutte e 3 sulla stessa riga. Non si capiva dove era la linea. La linea oscillava continuamente. Alberi spaccati, reticolati che non prevedevamo, tutti i fili telefonici rotti.
Questa trasformazione sì rapida, poichè operossi nello spazio di trent'anni, questo trapasso dalla vita alla morte è opera della polizia austriaca, è effetto de' suoi provvedimenti, intesi a convincere i Lombardi: 1.° che il più segreto pensiero di ognuno di essi le è conto bentosto; 2.° che il menomo pensiero liberale, il menomo desiderio di libert
Mi siedo alla mensa dei gloriosi Gialli del Podgora, 11 fanteria, brigata Casale, nel Forte Corbin. Pranzo giocondo, chiassoso. Circa 30 ufficiali pigiatissimi che divorando rossa pasta asciutta parlano golosamente della prossima inevitabile offensiva austriaca. I gialli del Podgora hanno ornato di fiori gialli la sala.
Sentiamo infatti le numerose pallottole della mitragliatrice austriaca frugare brutalmente a 2 metri sopra le nostre teste nella vegetazione buia. La Dama al Balcone la deride, la insulta a perdifiato: «Idiooota ta-ta-ta-ta-ta-ta-
In così aspro campo, in contro a tante forze ebbe a combattere, e combattè tutta la vita. Memorando ardimento! come disse dell'Alfieri il Leopardi. Gli è strappato il frutto di otto anni di fatiche dalla confisca austriaca del suo podere di Treviso; da una citt
Molti colpi sono caduti su Piovene e su Schio. L'offensiva austriaca è generale dal Val D'Astico fino al mare; con fluttuazioni la linea nostra resiste poderosamente. Sento nell'aria la sicurezza della vittoria.
Questi tentennò la testa, aprì la bocca per parlare ma non le uscirono che parole interrotte ed incomprensibili. Era la mattina del 24 giugno 1778. Il sole appariva luminoso sull'orizzonte ed i tremolanti raggi stavano per stringere il creato in un dolce ed amoroso amplesso. Un giovine ufficiale vestito dalla divisa austriaca percorreva in una vettura da nolo lo stradone di Magenta.
Vi sono trincee colme di cadaveri della prima offensiva austriaca. Qui la nostra difesa fu accanita. A un chilometro dalla casa ospitale, una automobile militare ci sorpassa, filando a tutta velocit
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