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Aggiornato: 27 giugno 2025


Ma ricordatevi che lei è donna ed è bella e giovane; e, se voi che sète uomo non possete contrastare ai stimoli della carne, che fará lei ch'è di piú fragile e di piú debole complessione? CURZIO. Rufino, tu vedi ch'io volentieri ascolto i consegli tuoi. Ma ti priego che, per adesso, non ne parliamo. Lasciamo passare un po' qualche giorno ancora; e poi qualche cosa sará.

GULONE. Se mi lascio prendere da Mazzafrusto che mi frusti e ammazzi, e da Sgraffagnino che mi sgraffigni! a dio, a dio. TRINCA. Ascolta una parola... GULONE. Non ascolto parole. TRINCA.

Yole all'udire il suo nome si pose in ascolto, come persona incerta d'essere chiamata, ma quando sentì ripeterlo un'altra volta, rispose. «Chi ti trattiene, Rogiero?» e lasciò l'uomo, e il pugnale, stendendo le braccia....

Il vecchio caporale ascoltò tutto senza mai parlare, poi disse: Voi mi fate piet

Il Barone lo ringraziò col suo più gentile sorriso, e un inchinar di testa. Oramai era tranquillo, e poteva ascoltare. E ascoltò tutto attentamente. Di tratto in tratto aggrottava le sopracciglia, allungava il muso, approvava con un moto della testa. Ciò dava un non so che di buffo alla sua figura: in tutt'altre occasioni uno sarebbe stato tentato di scoppiargli a ridere sul mostaccio.

Benissimo, andremo in Ispagna facendo il viaggio di nozze! Avete sofferto cinque anni di angosce ed io voglio compensarvene, non lasciandovi mai, mai più. Questo è impossibile.... il mio ufficio.... ho una missione del Governo delicatissima e.... O posso venire con voi.... o date le dimissioni. Ma.... Non ascolto nulla, non ammetto nulla, non vi permetto una sola parola. Sono gelosa, e basta.

Un colpo battuto alla porta di Emilia la scosse dalla specie di sonno al quale erasi data in preda. Sussultò: le vennero tosto in mente Montoni e Morano. Ascoltò qualche momento, e riconoscendo la voce di Annetta rischiò ad aprire. «Che ti conduce qui così di buon'orale chiese tutta tremante.

«Emiliadisse alfine Valancourt, tenendole una mano stretta tra le sue, «mia cara EmiliaTacque nuovamente, e l'accento col quale aveva pronunziato questo nome, esprimeva la sua tenerezza insieme ed il suo dolore. «O Emilia miasoggiuns'egli dopo una lunga pausa; «vi riveggo ancora, ed ascolto ancora il suono della vostra voce!

Allorchè rivide il Crocifisso della Confraternita proferì soavissimamente queste parole, raccolte, e con religione tramandateci da cui le ascoltò: «Mio buon Gesù! se tu versasti il tuo sangue preziosissimo per la salute del genere umano, confido che anche una goccia sar

Egli mi ascoltò con quella passione interna colla quale faceva ogni cosa, tenendo gli occhi non su di me e non abbassati a terra ma fissi innanzi nel vuoto dove certo vi era un mondo visibile per Lui solo: ma egli doveva pure vedermi in quel mondo e tale pensiero mi metteva un calore nelle vene di cui la mia voce doveva risentirsi.

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