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Aggiornato: 21 maggio 2025
Matteo Cardinale Diacono, preso il libro degli Evangeli lo pone innanzi al Conte ed alla Contessa, che mettono le mani sopra di quello; Clemente tolti dallo altare due manti di porpora foderati di ermellino li porge ai Cardinali, che ne coprono le spalle a Carlo e a Beatrice, i quali súbito prostrati su i gradini dello altare ricevono dalle mani del Papa la unzione col crisma consacrato, e la corona reale, che Matteo gli presentava in un vassoio di argento.
«Aprite al Re!» urlavano cento voci; e quelli, riconosciuta l'Aquila di argento, schiudevano la porta.
Né oserei affermare che, qualora si trovasse nel mondo egual quantitá dell'uno e dell'altro metallo, dovessero valere anco del pari; e, se vi fosse tanto piú d'oro che d'argento quanto oggidí v'è piú argento che oro, dovesse l'argento valere il prezzo che in oggi vale l'oro, e l'oro non valesse se non quanto val oggi l'argento.
Affrontaronsi insieme in cotesto spettacolo l'armata Siciliana, e quella di Rodi, dodici galere per banda, e nel mezzo del lago sorse un Tritone di argento, il quale suonava la trombetta.» SVETONIO, tom. II, p. 226. HUME. Storia d'Inghilterra, tom. L'erba fu è propriamente la valeriana maggiore, o domestica, rimedio specifico per le palpitazioni del cuore.
Come i prencipi potranno affittare le loro entrade a libre di oro puro e di argento di coppella coniati.
PANDOLFO. Come posso sperare bene, veggendo male? ALBUMAZAR. I panni e vasi di argento ho consignato al vignarolo, l'ho chiusi in quell'altra camera vicina acciò siano ben guardati. Fermatevi qui, ché fra poco lo vedrete comparire qui fuori trasformato in Guglielmo e vi restituirá il tutto. PANDOLFO. Or che faremo intanto?
Perciò, dovendo trattare di questo remedio, quale è difficilissimo, e per esso si sono fatte piú provisioni e non sono riuscite, essendo la causa del male tanto potente, prima si discorrerá delli remedi tentati o d'altri si potessero proponere per tentarsi, se giovano o possono giovare al detto male e doveano essere potenti di fare abbondare d'oro e argento il Regno o, per dir meglio, soccorrernelo che non fusse in tanto bisogno; e dopo si trattará delli veri, secondo la qualitá che la materia ricerca, con la cautela necessaria.
S'alcuno, trovandosi debitore d'una somma di danari cosí d'oro come d'argento, vorrá pagare a numero, fará di bisogno che anco paghi a peso e con quest'ordine, cioè: se il debitore dovrá dare lire 60, e le pagherá in tante monete d'argento di lega di once 10, delle quali n'anderanno in numero 240 alla libra di valore di soldi cinque l'una come nelle tariffe, e che nel pesarle non fossero una libra giusta, sará tenuto aggiungere tante monete di quella sorte che suppliscano al detto peso della libra; e non si dovrá aver riguardo alla somma del conto delle lire, ma solo si attenderá che nel pagamento vi sia il giusto peso della finezza, cioè le once 10 di fino argento che vagliono lire 60.
E di modo stan ben disposti detti accidenti in detta cittá, che somministrano introito tale, che, levatone l'esito predetto, la rendono abbondante piú di qualsivoglia altra cittá, non solo d'Italia, ma d'altri luochi dove sono miniere d'oro e argento.
E perciò ogniuno ragionevolmente si dovrá acquetare al conteggiare sotto il detto titolo d'«imperiale» per le suddette ragioni, ed anco perché si potranno fare per sempre i parlamenti delli pagamenti a ducati, scudi, lire, soldi o simili, ed a libre ed once di oro puro e di argento di coppella ridotti in monete, che non vi sará differenza alcuna; e come apertamente tutto ciò vien dimostrato nel capitolo XXVII ed in altri luoghi del Discorso.
Parola Del Giorno
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