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Aggiornato: 11 giugno 2025
Tutto lascia credere che tali festini fossero rallegrati da concenti musicali e da canti di gioia. Nel conversare il loro contegno era misurato e grave, come lo è quello degli orientali in generale, e specialmente quello degli arabi. Si parlava poco, e con parole convenienti.
Alzor, nato dalla stirpe di Maometto, fremebondo di sterminata ambizione di conquista, audace per giovanissima anima e crudele e insaziato, era uscito profeticamente da' suoi deserti di sabbia e di sole, aveva predato l'Egitto, la Numidia, il regno de' Mauri, e, tragittato il mare, co' suoi tigri di soldati aveva rotti i Goti e i confratelli Arabi di Spagna.
Peggio che peggio. Questi Inglesi non sono ben visti dagli Egiziani, la maggior parte dei quali ben si ricordano del bombardamento d'Alessandria e dell'eroico Arabi pasci
E Siri e Turchi ed Arabi e Giudei, Misti al popol di Cristo che ne invita, E ciechi e vecchi logori vedrei Inebriarsi a una seconda vita. O festa lunga fino all'orizzonte! Verrian dal mar le navi pellegrine, Verrian dai campi i miseri e dal monte, Verrian gli afflitti e l'anime meschine, Ch'han la vergogna ed il delitto in fronte, A chieder grazia, disciogliendo il crine.
Non trovandolo, mandò a chiamare Mohamed Ducali, gli fece scrivere in arabo, sopra un foglietto di carta, una ricetta colla quale il malato avrebbe potuto, tornando in mezzo ai suoi, farsi fare quello che gli occorreva. Era un medicinale di cui gli arabi fanno grande uso. Mentre il Ducali scriveva, il vecchio mormorava una preghiera. Scritta che fu la ricetta, il medico la porse al malato.
Sai quel ch'el fe' portato da li egregi Romani incontro a Brenno, incontro a Pirro, incontro a li altri principi e collegi; onde Torquato e Quinzio, che dal cirro negletto fu nomato, i Deci e Fabi ebber la fama che volontier mirro. Esso atterro` l'orgoglio de li Arabi che di retro ad Annibale passaro l'alpestre rocce, Po, di che tu labi.
Solamente dalla focosa e instancabile immaginazione degli Arabi poteva uscire un siffatto miracolo d'arte. Ricominciammo a girare per la moschea, osservando qua e l
Durante quella lunga operazione, alla quale lavoravano poco meno di cento persone, osservai un tratto singolare del carattere degli arabi, che è la passione smaniosa del comando. Non c'era bisogno di nessun'indicazione, per riconoscere alla prima in mezzo a quella folla confusa il capo mulattiere, il capo dei facchini, il capo dei servi delle tende, il capo dei soldati della Legazione. Chiunque era investito d'un'autorit
Questi arabi sono di ferro, tuttavia baster
Se ora quel paese è sterile, ne sono causa le devastazioni successive dei Babilonesi, Egiziani, Sirii, Romani, Saraceni, Arabi¹³, ecc. e l’attuale mancanza di coltura. ¹³ Gerusalemme fu presa e saccheggiata 17 volte, dice Chateaubriand: nessun’altra citt
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