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Aggiornato: 3 giugno 2025
Mi venne incontro colla bambina per mano; e come se dicesse: "vedi, io sto pur ritta, sono sana", senza dir parola mi porse la mano. Io m'era oscurato in volto al vederla; e mi disponevo a farle rimprovero, ma ella mi prevenne con grazia irresistibile; e non appena feci atto di aprir bocca per parlare, appoggiò le sue mani affilate sulle mie labbra, e invocò collo sguardo non la sgridassi.
Mi fe' sedere e volle assolutamente che io assaggiassi ancora di quel tal suo vinettino. Uscì e tornò colle bottiglie e si diede a giocar di cavaturaccioli, prima che io avessi avuto tempo di aprir bocca sempre ripetendo ufficiosamente fra i denti: Cospetto, cospetto, due ditini, due ditini. Versò, poi disse: Gi
E pare che le stesse cose si fossero passate in mente al mio vicino; poichè nell'atto che io mi volgeva a lui, lo vidi aprir bocca e questa volta non fui in tempo ad arrestarmi a mezzo, così che le nostre parole si confusero. E da capo a sorridere.
Non ho bisogno di dire qui tutti i miei affari..... Vi basti ch'io sono venuta a offrir a voi i documenti.... Li metto, naturalmente, all'incanto.... E pensate che io odio vostra moglie, e che, da un istante all'altro, potrei consentire anche a ceder gratuitamente quei documenti, potrei contribuire a far aprir un processo contro di essa, per sfogare un mio capriccio.... Il principe si era coperto il volto con le palme delle mani.
Dal palazzo del Comune passando alle varie sedi di giurisdizioni ecclesiastiche e religiose bisogna aprir bene gli occhi. Il terreno è irto di rovi e non si sa dove mettere i piedi.
Ho da parlarvi, mi pare ripetè Procolo con gli occhi luccicanti; la sposa, senza aprir bocca, si scostò, aperse l'uscio, scomparve. Che significa questa cosa? mormorava pap
Poco dopo entrò un'altra donna nella cameretta: vi fu un bisbigliare sommesso.... Evelina uscì quietamente e l'altra adagio andò ad aprir la finestra. Era la padrona: ma in mezzo alla luce bigia, all'umidore scialbo che entrava nella stanza, come i mobili, le tende, le pareti, la padrona, tutto tutto, appariva volgare, uggioso, triste!
Quello sconosciuto passò vicino al tavolo, dove stavano i giuocatori; si arrestò per un istante vicino a quell'uomo di bieco aspetto, che aveva raccomandata la prudenza al suo compagno; gli battè sulla spalla, poi essendosi quello rivoltato a guardarlo, senza aprir bocca, gli fe' cenno di seguirlo, indi andò a sedersi in una tavola isolata e lontana da quella dove si giuocava.
Da Pier le tegno; e dissemi ch'i' erri anzi ad aprir ch'a tenerla serrata, pur che la gente a' piedi mi s'atterri>>. Poi pinse l'uscio a la porta sacrata, dicendo: <<Intrate; ma facciovi accorti che di fuor torna chi 'n dietro si guata>>. E quando fuor ne' cardini distorti li spigoli di quella regge sacra, che di metallo son sonanti e forti,
Son io,» disse Emilia, tentando aprir la porta, «Ma come sei tu qui? Chi ti ha rinchiusa? Lodovico! Lodovico! Non è Lodovico; sono io, è Emilia.» Annetta cessò di piangere e tacque. «Se tu puoi aprir la porta, entrerò,» disse Emilia; «non temer di nulla. Lodovico! oh Lodovico!» gridava Annetta.
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