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Aggiornato: 20 maggio 2025
Non ci è che dire io doveva esser proprio una spia; garantisco che in tre campagne, e tra le mille peripezie che hanno agitato la mia esistenza, garantisco di non aver mai passato un momento più brutto di quello. La folla si aumentava a vista d'occhio e di momento in momento diventava più minacciosa: mi aspettavo di udir gridare:
Quella notte essa non dormì che qualche ora e il sonno fu per lei più agitato e più tormentoso che la veglia. Sentiva che al mattino avrebbe dovuto correr dalla mamma, confessarle l'amor suo per Enrico e pregarla a voler rispondere collo stesso monosillabo di rifiuto al Marchese e all'Ingegnere. Ma non ne aveva il coraggio.
In siffatti pensieri, Damiano passò gran parte di quella estiva notte. Dall'ira allo sconforto, dall'amore e dalle incancellabili memorie del passato alla persuasione che bisogna accettare la vita qual ce la diede il Signore, per aver pace e speranza di bene, egli riprovò, in quelle poche ore, tutti gli affetti che avevano fino allora agitato l'oscura sua vita.
Disse anche, con accento d'amaro rimprovero, con la voce tremula e fioca: Ah, Fulvia, io non so se potrò mai dimenticare questo terribile momento della mia vita, non so se potrò mai un giorno perdonartelo... Per ora, addio! E, così dicendo, si rivolse sdegnato per uscire. Fulvia l'aveva ascoltato, senza muoversi, gli occhi bassi verso il suolo, il seno agitato da un anelito profondo e frequente.
Quando la vedeva alzarsi, egli era inquieto, agitato... Avrebbe preso il suo braccio o quello di Marco Baldi?... E le si metteva vicino vicino, ma non osava mai offrirsi per il primo, impacciato e intimidito da uno strano turbamento. Ma pure quelle belle sere di settembre erano tutte un incanto.
Si capisce; hai il polso agitato, incerto; segno che hai dormito poco e male e che hai passato la notte al solito. Leonardo sembrava alla tortura, si contorse sul letto, guardò qua e l
Io mi sentivo sfinito, incapace di trascinare più oltre il peso di quell'esistenza miserabile. Ogni mattina, veramente, quando aprivo gli occhi dopo un sonno agitato, era come se qualcuno mi presentasse una coppa profonda, dicendomi: "Se tu vuoi bere, oggi, se tu vuoi vivere, bisogna che tu sprema qui dentro, fino all'ultima goccia, il sangue del tuo cuore."
Mi volgeva le spalle. Io mi accostai ancora posando una mano sul cuore agitato, e rattenendo il respiro per non palesarmi. Gi
Ov'era la sua calma? Ove la sua ragione in quell'istante?... Ma tal turbamento durò un lampo: la duchessa lo sormontò Veglia qui presso, disse alla vecchia. E fece un passo verso Federico. L'ufficiale pallido, agitato le moveva incontro. Ohimè, donna Livia! ohimè, le disse, qual caso, quali avvenimenti!... Ah! che non posso nemmeno parlare!...
Il cavaliere era agitato... Sua madre rassomigliava al vecchio duca dell'Isola, a donna Rosalia, che anche per questo gli era sempre stata cara; ma più che a tutti rassomigliava, per quanto ne aveva udito dire, al parente diseredato, di cui in casa non si serbava alcun ritratto. E vi era a Pesaro una giovane donna, che tanto veniva richiamata dall'effigie della contessa?... Come mai?
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